Archivi forum - Pirateria stradale - Oggetto n°103
sono uno studio di infortunistica s.r.l, si descrivono come una società specializzata nella consulenza e nel recupero stragiudiziale.
Non credo corretto demonizzare in generale le società di infortunistica stradale: ce ne sono alcune all'interno delle quali lavorano anche persone preparate e volonterose. Detto questo, le società di infortunistica scontano due handicap, rispetto all'avvocato libero professionista. Il principale è che solo con le difese nei giudizi civili e penali (attività eslcusivamente forense) si acquisiscono le competenze necessarie per trattare bene nella fase stragiudiziale ed essere credibili(se non si riesce a chiudere la trattativa, si minaccia il famoso: ci vedimao in tribunale). Un esempio: sono stati gli avvocati a "inventarsi" il danno esistenziale, chiedendone il risarcimento nei tribunali, ed ora, a volte, si riesce ad ottenerne il riconoscimento in sede di trattativa amichevole. Il secondo "difetto" è collegato al primo: alla fine, se la società di infortunistica non dovesse definire il sinistro in via di trattativa stragiudiziale, dovrà comunque "passare" il cliente ad un avvocato di fiducia per fare la causa, per cui si verifica un doppio passaggio. E' perciò evidente l'interesse della stessa a chiudere la trattativa, senza tribunali. L'avvocato, invece, non ha questa pressione, perchè il compenso è sì collegato al risarcimento ottenuto, ma se si va in causa, l'onorario certo non ne soffre, per cui vi è perfetta coincidenza di interessi fra il difensore e il suo assistito. Ecco spiegato il motivo per cui la recente riforma (Codice delle Assicurazioni Private), approvata in modo semiclandestino dal Governo nel settembre scorso, favorisce le compagnie nel punto in cui prevede un sistema di indennizzo diretto, che tende a scavalcare l'opera professionale degli avvocati, consegnando le vittime nelle mani delle controparti assicurative. Cordiali saluti.
avvpettene
Completo la risposta, soffermandomi sul Suo caso, perché forse non sono stato abbastanza esplicito: non esiste un modo semplice, via internet, di capire e gestire una questione complessa come quella relativa alle conseguenze risarcitorie per Lei e per la Sua famiglia, a seguito dell'incidente mortale patito da Suo padre. Neppure è pensabile che la Sua famiglia possa affidarsi, per la gravità del caso, ad una società di infortunistica, piuttosto che ad un avvocato esperto che Vi segua fin dall'inizio.Con l'ausilio del Vostro avvocato di fiducia, dovrete infatti attivarVi al più presto sia in sede civile che in sede penale. Chi ha stabilito che la colpa esclusiva è del giovane spericolato? Quanto tempo è passato dal sinistro? Quale è l'entità complessiva della offerta della compagnia? E' una offerta scritta? E' una offerta dettagliata nelle singole voci? Se non sa ripondere a tutte queste domande, significa che finora non è stato adeguatamente assistito. Si attivi al più presto, anche telefonando alla sede centrale dell'AIFVS o mandando una mail di richiesta alla Sig.ra Patrizia Quaresima, che saprà eventualmente darLe ulteriori informazioni. ( veda in "Chi siamo", nel menu del sito). Cordiali saluti.
avvpettene