Archivi forum - Pirateria stradale - Oggetto n°97
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*Giorgio Giunta
*Amministratore sito
Vorrei chiedervi se veramente ritenete un successo l'approvazione del D.D.L. 3337 S in materia di risarcimento del danno. In realtà per chi fa questa professione da tempo e con passione, questo D.D.L. è un vero pasticcio sia sotto il profilo giuridico sia sotto il profilo pratico. Nessuno, forse, dice che i Tribunali del lavoro sono quelli più ingolfati e con più ritardi in assoluto e che l'applicazione del rito del lavoro crea, già allo stato, grossi problemi di interpretazione. Forse voi ritenete una vittoria l'applicazione del tentativo di conciliazione obbligatorio anche alle cause per i risarcimenti da RCA ma vorrei informarvi che in materia di lavoro è stato veramente un grosso flop ed è diventato un modo per pagare uffici e personale pubblico inutilmente e che in materia di RCA diventerà uno strumento che allungherà i tempi delle cause e che consegnerà, comunque, i risarcimenti nelle mani della Comapgnie assicurative.
Strano modo di pensare ad un successo per i danneggiati o no ?
Avv. Simona Verdini
Il ddl 3337 è un disegno di legge che riunisce più proposte di legge insieme, un ddl votato alla unanimità dai parlamentari sia alla camera che al senato e sarà legge dello stato dato che il Presidente Ciampi ha apposto la firma in data 21 febbraio. L'associazione ha fortemente voluto l'approvazione della legge specialmente per quanto riguarda l'elevazione delle pene edittali per contrastare il fenomeno della deresponsabilizzaizone della criminalità colposa e la concesisone della provvisionale indipendentemente dallo stato di bisogno, è nota la banalizzazione del reato di omicidio colposo nelle aule di giustizia rispetto al reato di omicidio doloso nonostante per le vittime le conseguenze del reato siano identiche in relazione alla lesione dei valori costituzionalmente protetti della vita, della salute e della famiglia e la dilatorietà difensiva che a volte caratterizza la rsistenza da parte delle imprese di assicurazioni. Dal punto di vista vittimologico la legge è una riforma importante perchè il legislatore ha compreso le istanze della associazione nel senso anzidetto per contribuire a fermare la strage stradale e dare amggior rilievo penale ai reati stradali di lesioni e di omicidio. L'emendamento dell'Onorevole Fanfani nella seduta del 9 marzo 2005 è così documentato:
La Camera dei DeputatiResoconto stenografico dell'AssembleaPRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 e delle proposte emendative ad esso presentate (vedi l'allegato A - A.C. 521 ed abbinate sezione 5). ITALICO PERLINI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Fanfani 3.50, a condizione che venga riformulato nel senso di sopprimere, dopo le parole «incidenti stradali», le seguenti: «ovvero ad infortuni sul lavoro». PRESIDENTE. Onorevole Fanfani, è d'accordo con la riformulazione proposta dal relatore? GIUSEPPE FANFANI. Sì, signor Presidente, accetto tale riformulazione. ITALICO PERLINI, Relatore. Per quanto riguarda l'emendamento Lucidi 3.5, la Commissione esprime un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario. PRESIDENTE. Il Governo? MICHELE GIUSEPPE VIETTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il Governo esprime parere conforme a quello del relatore. PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Fanfani 3.50. FRANCESCO BONITO. Signor Presidente, anche con riferimento all'emendamento Fanfani 3.50 esprimeremo un voto favorevole, ma in sede di dichiarazione di voto mi sembra giusto affrontare due questioni, una di ordine particolare e l'altra di ordine più generale.
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Larticolo 3 della proposta 866 condivisa, sostenuta e sollecitata dalla Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada recepiva listanza delle vittime di accelerazione dei processi, la proposta riguardava solo e soltanto lesioni gravissime e mortali. Nel corso dellesame parlamentare lonorevole Giuseppe Fanfani responsabile giustizia della Margherita ha proposto lemendamento relativo alla applicazione del rito del lavoro ai procedimenti relativi al risarcimento del danno da incidentalità stradale e la camera ha approvato alla unanimità lemendamento.
Sin dallanno 2001 abbiamo avuto vari incontri con i parlamentari proponenti e con il relatore on. Perlini, nelle audizioni in commissione giustizia avevamo rappresentato la necessità di dare una corsia preferenziale per i processi relativi alla incidentalità, nel corso del convegno di Torino 2004 Dalla strada alla sentenza lOn. Vietti per il Governo aveva ben inquadrato la riforma proprio auspicando il necessario maggior rispetto per i processi riguardanti le vittime della strada, nel corso del convegno di Treviso 2005 i numerosi parlamentari e rappresentanti delle Istituzioni avevano promesso un impegno formale per lapprovazione della Legge.
La Legge è stata approvata prima dello scioglimento delle camere con una inversione del calendario dei lavori.
Nel corso della seduta del 9 marzo 2005 si legge come lo spirito riformista auspichi un trattamento processuale di tutto rispetto e speciale per le vittime della strada. Lattenzione dei media di diritto è soltanto per ora attenta alle possibili problematiche che potranno sorgere per via di una carente organizzazione da parte degli uffici giudiziari e rivela la scarsa attenzione al fenomeno della incidentalità stradale sotto il profilo della deresponsabilizzazione della criminalità colposa che proprio laumento delle pene edittali intende contrastare ad iniziare dalle aule di giustizia.
Sta ora al Governo attuale ed al Governo che verrà, ed in particolare al Ministero della Giustizia, attuare la riforma organizzando delle sezioni speciali con personale adeguato dedicate alla incidentalità stradale proprio per non tradire lo spirito della riforma; anche sulla attuazione della riforma si verificherà limpegno di chi aspira a governare lItalia bene nella prossima legislatura.
LAvvocatura si prepara ad affrontare la riforma, è evidente che la necessità di prepararsi al contenzioso in modo completo e minuzioso evitando articolazioni istruttorie dilazionate e contestazioni tardive imporrà alloperatore del diritto della sofferenza maggiore efficienza specialistica e maggiore impegno nella cura della singola pratica che non potrà essere più lavorata parzialmente o in serie per non incorrere nelle note preclusioni del rito del lavoro.
La magistratura togata ed onoraria si renderà responsabile della speditezza dei procedimenti nello stabilire i tempi di rinvio sia nei procedimenti penali per evitare la prescrizione dei reati, sia per i procedimenti civili per non far fallire la riforma.
Per affrontare la riforma che il legislatore ha stabilito, modificando parzialmente le proposte della AIFVS, occorrerà quindi un notevole sforzo comune nellinteresse collettivo delle vittime della strada; chiediamo quindi a chi scende ora in campagna elettorale ed anche a chi aspira a sedersi sulla poltrona di Castelli un impegno formale per una attuazione della riforma senza una eventuale pericolosa e dannosa ulteriore vittimizzazione delle vittime della strada.