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Archivi forum - Assistenza e consulenza Legale - Oggetto n°47

Oggetto n°47
Incidente
   da Gianni il 12/01/2006 • 12:44

Il 25 maggio scorso mia moglie gravida al 4 mese è stata investita da un "pirata" con la moto il quale dopo essersi dato alla fuga è stato rintracciato, arrestato e poi (Ahimè) denunciato a piede libero per omissione di soccorso, il motorino era scoperto da polizza assicurativa(come si evince dal verbale dei carabinieri) e il mio avvocato ha fatto richiesta al fondo vittime della strada per il risarcimento. Purtroppo però il tempo sta scorrendo inesorabilmente anche perchè il mio legale ha dovuto aspettare 90 giorni per ottenere i verbali dalla magistratura. Mia moglie sta ancora facendo vari esami, poichè al momento dell'incidente essendo incinta(fortunatamente è nato un bellissimo bimbo) non ha potuto fare determinati esami, e all'epoca riportò un forte trauma cranico con lacerazione frontale permanente, probabile frattura composta del braccio e infrazioni al setto nasale, senza poi calcolare il danno psicologico.
Volevo sapere se la questione si chiudesse in via stragiudiziale quanto tempo ancora bisognerà aspettare? E con quali criteri valuteranno i danni fisici e psicologi riportati?
Ringrazio anticipatamente

Risposta n °1
da avvpettene il 12/01/2006 • 13:10

Complimenti per il bambino! Con i dati comunicati sul forum non sarebbe serio fare previsioni e dare i "numeri". Il trauma cerebrale è sempre molto insidioso e complesso da valutare, perché purtroppo le conseguenze permanenti si evidenziano con il tempo. Una trattativa rapida  mal si concilia con il giusto risarcimento; bisognerà vedere il decorso, che  dovrà essere oggetto di attenta valutazione da parte del suo avvocato e del suo medico legale. Per ora, quel che conta è seguire bene  la cura e eseguire tutti gli approfondimenti specialistici, che saranno poi utili anche al momento della valutazione medico-legale finale, ad esiti stabilizzati, quando si può ragionevolmente pensare che non siano più utili cure e riabilitazioni ulteriori. Oltre al danno biologico, si tratterà poi di "quantificare" le altri voci di danno, se presenti: danno esistenziale; danni patrimoniali etc. Comunque, nessuna fretta ingiustificata, perché farebbe il gioco della controparte. Cordiali saluti. Avv.Osvaldo Pettene - Verona


avvpettene

Risposta n °2
da alberto il 13/01/2006 • 05:22

Ciao Gianni,

come sottolineato dall'Avvocato Pettene devi seguire le indicazioni di un buon avvocato quale spero sia il tuo.

Ti posso dire di far fare a tua moglie una visita neurologica se non l'avete già fatta, ci sono aspetti di un danno cerebrale che neanche puoi ipotizzare e che tua moglie non riesce neanche a sentire in quanto magari sposta l'attenzione su altri danni più "visibili" quali per esempio il danno estetico della ferita sulla fronte.

Ti faccio un esempio, ho conosciuto una ragazza che aveva avuto un caso simile, trauma cranico e ferite sul volto, bene lei diceva che aveva un ronzio in testa, ma cos'è questo ronzio?

Le hanno fatto moltissimi esami e lei, con il suo medico di parte aveva diagnosticato che questo ronzio, dovuto al trauma cranico, le comportav difficoltà di concentrazione, di lettura, di stare in piedi e in società in genere.

Io ho visto con i miei occhi un risarcimento milionario, più dei soldi che in genere danno ad una persona che magari muore in un incidente.

Un'altra dopo un trauma cranico si accorge, dopo 3 anni che non sente bene i gusti e gli odori va dal dottore il quale, come il neurologo in precedenza, brancola nel buoi più totale, le fanno indagini approfondite e dimostrano che non sente più correttamente gusti e odori e sono 17 punti di invalidità la perdita dell'olfatto e del gusto , per una conseguenza che lei per 3 anni non aveva percepito, così come quel fantomatico "ronzio" nel cervello.

Devi assolutamente informarti su internet delle conseguenze che un trauma come quello di tua moglie può aver arrecato a tua moglie stessa, e valutare con lei se queste conseguenze lei le sta patendo oppure no, perchè a volte le patisci ma non te ne accorgi perchè la tua attenzione è richiamata da problemi che ti sembrano più gravi.

Se non hai capito perchè sono stato un pò confusionario me ne scuso ma d'altronde non sono un avvocato, e se per caso vuoi altri chiarimenti puoi scrivermi o chiamarmi.

  


Alberto Pallotti - Sede di Verona

Risposta n °3
da avvocatocesari il 15/01/2006 • 12:51

La liquidazione del danno da parte dell'impresa designata, come ho avuto più volte modo di chiarire nel vecchio forum, in relazione alla dinamica e per non trovarsi "impantanati" nell'ottenere il risarcimento presuppone una prova certa e rigorosa per cui, dopo aver svolto la necessaria querela ai fini penali, è opportuno sfruttar eil meccanismo delle indagini difensive a cura dell'avvocato difensore. In relazione alla stima medico legale del danno alla persona la complessità del caso merita paticolare attenzione sotto il profilo strettamente funzionale e con l'aspetto dinamico relazionale dato dalla maternità. Indubbiamente il danneggiato è anche lei per cui non trascuri la sua posizione di legittimato attivo. In relazione ad un diverso procedimento ho avuto modo di evidenziare tutti gli aspetti costituzionalmente protetti della famiglia e del lavoro che vengono compromessi e che meritano specifica tutela da approntare con approfondimenti tecnici specialistici, è un percorso complesso ma realizzabile.

Avv. Gianmarco Cesari  

 

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