Archivi forum - Pirateria stradale - Oggetto n°32
Oggetto n°32
Leggo dal portale che è fissata una udienza per l'anno 2007. Si tratta del giudizio di appello a Venezia? O di quello in Cassazione a Roma?
Per quanto riguarda il risarcimento o la riparazione del danno subito in conseguenza della intollerabile durata dei processi, si può chiedere una "equa riparazione", presentando un ricorso contro la Amministrazione della giustizia della Repubblica Italiana, che viene deciso in tempi abbastanza rapidi da una Corte d'Appello di un distretto giudiziario, ovviamente diverso da quello coinvolto nel processo che sta andando per le lunghe.
Si può presentare questo ricorso anche prima che l'iter giudiziario sia completamente concluso, in tutti i gradi del giudizio.Tiro ad indovinare, ma credo che almeno il primo grado della causa sia giunto a conclusione. Il lato negativo è costituito dalla modestia delle somme accordate finora come riparazione, ma ultimanente qualcosa si sta muovendo in senso migliorativo, anche perché la Giustizia Comunitaria ha più volte ribadito che le somme riconosciute ai danneggiati in conseguenza della irragionevole durata dei processi italiani non possono essere meramente simboliche.
Segnalo in particolare la recentissima sentenza della Prima Sezione civile della Corte di Cassazione (04.10.2005, n. 19354), che stabilisce alcuni principi che potrebbero, se adeguatamente valorizzati nel caso concreto, consentire una riparazione un po' più "equa" di quella finora riconosciuta dalla prassi delle Corti.
Mi riferisco in particolare al punto in cui la Corte afferma che accanto al danno morale soggettivo, il "protrarsi nel tempo dell'attesa di una decisione vertente su un bene della vita reclamato dal soggetto interessato" fa scattere anche il diritto alla riparazione del danno esistenziale, inteso come pregiudizio "alla vita di relazione" o modificazione complessivamente negativa dell'agire del singolo.
Osvaldo Pettene, avvocato convenzionato in Verona.
avvpettene