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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada A.P.S (AIFVS - A.P.S.) - sito ufficiale
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Prima la Persona, specie se Vittima!
11/09/2023 - Lettera aperta alle Istituzioni e alla Stampa
Ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio; Ai Ministri Infrastrutture, Interno, Giustizia.
Ringraziamo le testate giornalistiche che con i loro articoli sul caso di Davide Pavan, investito a 17 anni da un poliziotto ubriaco, permettono a noi, familiari di vittime e, speriamo, anche alle istituzioni, di riflettere sulla vergognosa richiesta ai genitori di Davide di pagare la fattura di 183 euro “per la pulizia del luogo dell’incidente, per togliere i rottami e spargere della segatura sul sangue di Davide e sui liquidi del motore rimasti sull’asfalto”. Una richiesta riprovevole, che non è nuova, come documentano tanti genitori sopportando la superficialità e la chiusura con cui le istituzioni affrontano i problemi.
Nel lontano 1997, infatti, sulle strade di Roma, Andrea, 16 anni, perde la vita impigliandosi con il motorino nelle rotaie del tram. Ai genitori è arrivata una richiesta danni dell’ATAC per l’interruzione del servizio tramviario con la seguente motivazione: “richiesta danni per l’ingombro”. Ma si può consegnare alla madre della vittima una tale insensata richiesta? Nessuno, nel settore organizzativo e nello svolgimento di un lavoro, ha occhi e cervello collegati?
Una espressione che Patrizia Quaresima, madre di Andrea, non avrebbe mai voluta leggere che, oltre al dolore arrecato, documenta l’elevato grado di insensibilità in coloro che gestiscono il grave problema della strage stradale: “è con queste espressioni insensate che la burocrazia sbriciola in un secondo quel difficile equilibrio che cerchiamo di costruire con tanta fatica”.
Noi dell’AIFVS, familiari di Vittime della strada, non ci saremmo mai aspettati che in un così lungo arco di tempo le istituzioni e gli enti – con i quali si effettuano eventuali accordi per ripulire “la scena del crimine” – utilizzassero ancora una modulistica che non rispetta il dolore delle vittime, come si riscontra anche sul foglio riferito all’uccisione di Davide Pavan.
Questi fatti ci indignano e ci chiediamo, inoltre, come mai tali richieste vengano indirizzate ai familiari della vittima anziché agli imputati o alle Assicurazioni.
Inviamo le nostre considerazioni alle istituzioni perché queste storture abbiano fine! Richiamiamo anche la loro attenzione all’osservanza della direttiva europea 2012/29, perché le vittime della strada con i loro familiari e senza alcuna discriminazione, vengano “trattate in maniera rispettosa, sensibile… e protette dalla vittimizzazione secondaria”, che, come si rileva in questo caso, non si verifica solo nei Tribunali.
Noi, interessati alla prevenzione ed alla giustizia per le vittime, costituiamo una notevole parte della società democratica e chiediamo alle istituzioni di impegnarsi con rigore per dare una svolta al miglioramento sociale, esercitando la burocrazia non come un potere autoreferente, ma nel suo significato originario di razionalizzare l’organizzazione per meglio gestire la soluzione dei problemi, e ciò esige di essere in ascolto di ciò che pulsa nel territorio, scrutare le responsabilità, operare in sinergia tra settore pubblico e privato sociale perché prevalga, nella società e nelle scelte politiche ed amministrative, l’attenzione alle vittime e la tutela del bene comune, ponendo al primo posto nella scala dei valori i beni inviolabili della vita, della salute, e l’esercizio dei diritti fondamentali, verità e giustizia, e il dovere della solidarietà, che sostengono la dignità della persona, e non lasciare in solitudine nel post-sinistro coloro che riportano danni gravi. In attesa di riscontro, distinti saluti.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni,
Presidente AIFVS APS
Quinto anniversario del crollo Ponte Morandi
Senza memoria non c’è futuro
Quarto anniversario crollo del Ponte Morandi
Senza memoria non c’è futuro
Alle ore 11,36 di cinque anni fa, il 14 agosto 2018, crollava il Ponte Morandi, provocando la morte di 43 persone.
Abbiamo partecipato alla cerimonia funebre e ricordiamo l’immensa partecipazione di persone e di autorità politiche.
Un crollo annunciato, ma coloro che hanno responsabilità hanno aspettato che fosse direttamente il Ponte a sollecitare gli interventi e le persone a pagare con la loro vita.
Un gravissimo disastro che, pur se ha comportato un sollecito intervento di ricostruzione, attende ancora un cambio di passo nel sistema Italia per il recupero del deficit di professionalità e di senso di responsabilità ancora presente nelle nostre istituzioni politico amministrative e giudiziarie.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS
AIFVS “Nessuno in uno Stato di diritto può sottrarsi alla responsabilità e al dovere di fermare la strage stradale”
Lettera aperta al Ministro delle Infrastrutture Salvini, ed anche alle autorità politiche: Presidenti della Repubblica e del Consiglio, e Ministri: Interno, Scuola, Sanità, Disabilità, Giustizia, Affari europei e politiche di coesione e PNRR, Difesa.
Alla Stampa
Taxi gratis presso le discoteche per far rientrare a casa i ragazzi sotto l’effetto dell’alcol
Un’iniziativa inaccettabile del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, legata anche al ricordo dell’uccisione del piccolo Manuel a Casal Palocco.
Noi, familiari di Vittime della strada, non ci saremmo aspettata una decisione del Ministro Salvini in contrasto con le sue stesse dichiarazioni, diffuse per sostenere le modifiche al c.d.s. Ne riportiamo alcune che ci facevano ben sperare e da noi condivise: “più sicurezza e maggiore severità”, “regolamentare, educare, prevenire e punire”, “promuovere una revisione integrale del c.d.s.”.
Avevamo anche apprezzato l’iniziativa del Tavolo della sicurezza stradale al Ministero delle Infrastrutture del 22 marzo scorso, al quale abbiamo partecipato consegnando le nostre proposte, ritenendola un segno produttivo di confronto democratico.
Le parole, che sono portatrici di significato e non suoni da affidare al vento, non possono essere tradite da coloro che, dirigendo un servizio, hanno la piena responsabilità di compiere scelte politico-amministrative funzionali agli obiettivi da raggiungere: garantire sulla strada vita e salute dei cittadini.
L’iniziativa dei taxi sopra indicata tradisce sia le dichiarazioni e sia gli obiettivi, essendo orientata non ad educare e a prevenire ma ad incoraggiare i giovani a bere per ubriacarsi, tanto possono tornare a casa ubriachi a spese dello Stato. E i genitori di fronte ad un figlio, al quale hanno dato i soldi per divertirsi, ed invece torna a casa strafatto, con occhi stralunati e vomito, non si chiedono nulla? Tutti dobbiamo riflettere sull’uso della libertà: se non ha dentro di sé il senso del limite è libertinaggio, prepotenza, perdita della dignità umana e, nella movida, tendere consapevolmente a coniugare lo “sballo” con il divertimento.
Visto che l’utilizzo del taxi è per chi risulta positivo all’alcol test, eseguito dal Servizio mobile delle dipendenze della Asl, ci chiediamo perché tale risultato non venga utilizzato per incidere sulla responsabilità dei gestori delle discoteche, anche con controlli mirati, e comunicare ai ragazzi, prendendone nota, che non possono guidare, perché chi guida non deve bere. Ed inoltre, se si vuole realmente conseguire l’obiettivo di salvare vite umane, cioè tendere a “fermare la strage stradale”, vorremmo conoscere i motivi che impediscono allo Stato di garantire la formazione presso tutte le scuole, ponendo attenzione ai risultati, ed anche i controlli sistematici, non a macchia di leopardo ma a tappeto, non solo presso i locali di divertimento e di ritrovo ma anche su tutte le strade del nostro (in)civile Paese, sulle quali si registra una carneficina di circa 9 morti e 661 feriti al giorno. Trattandosi di una guerra non dichiarata, per fermarla con interventi di controllo per garantire la civile convivenza, riteniamo che si possano utilizzare i numeri consistenti dell’esercito, attraverso opportuna informazione alla cittadinanza.
Riteniamo che la trovata dell’uso dei taxi non produca nulla di buono sia per la crescita dei giovani e sia nei confronti del Ministro Salvini, la cui idea afferma di essere nata dopo l’incontro con una delegazione di giovani influencer a seguito dell’incidente di Casal Palocco, vittima il piccolo Manuel. Per questa grave vicenda avevamo comunicato alle autorità politiche, tra cui anche al Ministro Salvini, di prendere posizione contro le folli corse amplificate sul web, che di fatto non subiscono censure, confondono il virtuale con il reale, ed orientano i ragazzi a pensare che la vita si costruisce non con la cultura e l’approfondimento dei significati, ma con la superficialità dei like. Si tratta di una situazione fuori controllo, che va regolata con una riforma di legge che ricordi il nome di Manuel e preveda la possibilità, attraverso un organismo di controllo e coinvolgendo l’Unione Europea, di oscurare la pagina quando si riscontra nei video trasgressione delle norme in vigore nel nostro Stato, e respingendo l’ingerenza e i contenuti lesivi per la crescita dei minori.
Su questi problemi chiediamo una seria riflessione a tutti i politici per dare risposte adeguate, anche con il coinvolgimento di enti ed associazioni che si battono da anni per la salvaguardia dei giovani. A tal fine, inviamo la presente non solo al Ministro Salvini, ma anche alle altre autorità politiche e alla stampa, chiedendo a tutti riscontro alle nostre richieste, in base al quale possiamo conoscere il loro livello di cultura democratica.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS APS
AIFVS “Nessuno in uno Stato di diritto può sottrarsi alla responsabilità e al dovere di fermare la strage stradale”
Lettera aperta
Al Presidente della Repubblica Mattarella
Alla Presidente del Consiglio Meloni
Ai Sigg. Ministri: Infrastrutture, Interno, Istruzione, Salute, Giustizia, Disabilità
Comunichiamo il nostro sconforto di familiari di vittime della strada nel constatare, con la verifica dei dati Istat 2022, la stagnazione della strage stradale ed anzi la sua recrudescenza nel corrente anno 2023, senza sottovalutare che nella graduatoria europea della sicurezza stradale l’Italia è passata dal 13° al 19° posto.
Riconosciamo che questo Governo, a differenza del silenzio della precedente gestione politica, ha dato voce al grave problema della strage stradale. Infatti, la Presidente del Consiglio, in occasione della Giornata del Ricordo delle Vittime della strada, ha così sintetizzato la volontà del governo: “fermare la strage stradale è un obbligo morale nei confronti dei cittadini”.
Avevamo sperato che fosse questo l’obiettivo strategico con il quale misurare le scelte politiche per promuovere “una revisione integrale del c.d.s.” affermata dal Ministro Salvini nell’interrogazione parlamentare del 19/04/2023.
Tuttavia le nostre perplessità permangono fino a quando non riscontriamo modifiche per una governance di sistema che enfatizzi la responsabilità di chi dirige i servizi e garantisca il coordinamento tra centro e periferia, fissando standard uniformi e monitorando il risultato sui territori, stabilendo anche sistemi di premialità o sanzioni pure per gli enti nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, come avviene per chi guidando trasgredisca le norme.
Per noi, che conosciamo il peso umano della strage e l’inadeguata attenzione al grave problema da parte delle istituzioni, promuovere “la revisione integrale del c.d.s” significa: dare reale priorità alla prevenzione, avendo chiaro l’obiettivo da raggiungere – fermare la strage stradale attraverso graduale riduzione – e realizzare interventi efficaci in tutti i settori, che sono interconnessi, sui quali poggia la prevenzione, avendo chiaro che per raggiungere l’obiettivo non basta intervenire su un solo settore.
Abbiamo consegnato le nostre proposte in occasione del Tavolo della sicurezza stradale del 22 marzo scorso presso il Ministero delle Infrastrutture. Riteniamo ancora utile ricordare, tra le proposte, l’istituzione di una rubrica fissa televisiva che, nei tempi di maggiore ascolto anche via radio e sui social, dia conoscenza delle indicazioni del PNSS 2030 e tratti in modo sistematico i dati della strage e le cause, e inoltre, comunichi le iniziative messe in campo dal Governo per contrastarle, puntando periodicamente l’attenzione sui risultati raggiunti di riduzione o di stagnazione della strage, al fine di apportare modifiche negli interventi ed orientare i cittadini a modificare i loro comportamenti, perché la sicurezza stradale è una responsabilità condivisa.
Il PNSS 2030, punto di riferimento per la sicurezza stradale nel nostro Paese, oltre ad indicarci i costi sociali ed economici della strage stradale, ci ricorda che l’Italia ha accolto gli obiettivi della Commissione europea del dimezzamento delle vittime e dei feriti gravi entro il decennio 2030 e “Vittime Zero” entro il 2050. E nell’indicare le linee strategiche di intervento, e gli obiettivi generali e specifici, aggiunge anche gli obiettivi intermedi per valutare nel 2024 e nel 2027 l’andamento dei risultati rispetto agli obiettivi. Aspettiamo di conoscere le valutazioni intermedie di codesto Governo e gli interventi correttivi da attuare,identificando le cause, nel caso di difformità rispetto ai risultati attesi.
5/08/2023
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS APS – www.vittimestrada.org
Di giorno chiudo gli occhi per ricordare
Chiudo gli occhi per immaginarti
Chiudo gli occhi per sentirti più vicina
Cerco sempre qualcosa di te in questo tempo che passa
Guardo lontano per trovarti da qualche parte.
Di notte chiudo gli occhi e spero sempre di sognarti.
Mamma e papà.
www.ioeromatilde.it
L'AIFVS ricorda l'Avvocato Gianmarco Cesari
Gianmarco, avevamo parlato di un convegno a settembre per sostenere i diritti delle vittime, ci eravamo sentiti anche per una proposta di legge nel nome del piccolo Manuel, ma la vita ci supera, segue altri percorsi, ci lascia sgomenti di fronte alle nostre fragilità, ci costringe a sopportare il dolore della perdita, grande dolore nell’ambito della sua famiglia alla quale siamo particolarmente vicini, e per le sue figlie che non potranno avere la guida affettuosa e competente di un padre non comune. Gianmarco era anche parte della nostra famiglia di familiari di vittime della strada, era la memoria storica del nostro difficile percorso di giustizia, restiamo anche noi più soli e di fronte ad un problema penseremo: se ci fosse stato Gianmarco chissà cosa ci avrebbe consigliato di fare. Crediamo che anche tu da lassù penserai a noi desiderando di suggerirci qualcosa. Grazie Gianmarco per quanto hai fatto, incontrerai tante nostre persone care lassù.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente Nazionale AIFVS APS
Venerdì 7 Luglio 2023
Nel ricordo di Carmelo
ore 18,30 – partecipazione alla S. Messa – Chiesa S. Maria Immacolata – Contesse
ore 20.00 – Campo di calcio a 5 Mili Marina (discesa Forno Cannata)
Raccolta benefica devoluta all'Associazione Italina Familiari e vittime della Strada APS
Convocazione Assemblea Nazionale AIFVS APS – 25 giugno 2023
Convocazione Assemblea Nazionale AIFVS APS – 25 giugno 2023
Visti gli articoli 9 e 12 dello Statuto e la delibera del direttivo del 7/04/2023, comunico che l’Assemblea Nazionale dell’AIFVS APS avrà luogo in videoconferenza il 25/06/2023 dalle ore 9,30 in prima convocazione e dalle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:
1) Attività e situazione associativa
2) votazione del bilancio consuntivo 2022 e preventivo 2023
3) interventi su impegni organizzativi e linee generali di attività
Si ricorda che a norma dello Statuto, art. 8 c.1:
- possono partecipare all’assemblea i soci in regola col pagamento delle quote associative ed abbiano corrisposto la quota annuale entro il 31 marzo precedente l’assemblea;
- hanno diritto di voto i soci iscritti da almeno 12 mesi, in nome proprio o per delega di altro socio. Ciascun partecipante può avere una sola delega.
Note organizzative
Come dall’art. 9 c. 4 dello Statuto, la convocazione dell’Assemblea viene comunicata a tutti con la pubblicazione sul sito dell’AIFVS APS otto giorni prima della sua attuazione. Inoltre, sarà comunicata per posta elettronica ai responsabili di sede ed agli associati in regola per la partecipazione.
Tenuto conto che l’assemblea si svolgerà in videoconferenza, chiedo ai responsabili di sede di rendersi parte attiva nell’organizzazione, perché a tutti gli interessati arrivi il link per il collegamento, confermando entro il 21 giugno a segreteria@vittimestrada.org i nominativi e l’email dei soci che parteciperanno all’assemblea in presenza o per delega.
A fini organizzativi, entro la stessa data del 21 giugno si chiede di far pervenire all’email della segreteria eventuali mozioni o proposte.
Si comunica, infine, che dalla 10,30 alle 10,45, prima di passare alla trattazione dei punti all’ordine del giorno, si verificherà se tutto è in regola per procedere con la video conferenza.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS aps
Ultimo aggiornamento: 29/11/2023 &b000000WednesdayWednesday; 10:36