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Sette anni a Friederich Vernarelli - il 07/05/2010 • 23:52 da Redazione_AIFVS

Turiste uccise a Roma, 7 anni al pirata della strada Friederich Vernarelli

 
7 anni di reclusione per il reato di duplice omicidio colposo. Questa la condanna per Friederich Vernarelli, l'uomo di 35 anni che nella notte tra il 17 e il 18 marzo del 2008 travolse e uccise con la sua auto due ragazze irlandesi, Elizabeth Anne Gubbins e Mary Claire Collins, sul Lungotevere a Roma.

Il giudice Anna Maria Pazienza ha ritenuto Vernarelli, al quale non ha concesso alcuna attenuante, responsabile di duplice omicidio colposo, guida senza patente e in stato di ebbrezza nonché rifiuto di sottoporsi ad analisi per accertare se avesse assunto droga.

Vernarelli (assente al momento della sentenza dopo aver seguito tutta l'udienza) è stato inoltre condannato all'interdizione legale, all'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, e, assieme al responsabile civile (la compagnia assicurativa Direct Line e l'associazione 'Il Cerchio', cui era intestata l'auto), al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede alle parti civili (più 80mila
euro complessivi di spese di giudizio), e al pagamento di una provvisionale di 130mila euro ai genitori (tre) e di 70mila euro ai fratelli (sette) delle vittime.

Il pm Andrea Mosca aveva chiesto la condanna dell'imputato a nove anni di carcere per duplice omicidio colposo, aggravato dal numero dei morti, e per una serie di violazioni del codice della strada.

Era la notte tra il 17 e il 18  marzo del 2008 quando due ragazze irlandesi vennero travolte e uccise  mentre attraversavano nella Capitale lungotevere degli Altoviti,  vicino Castel Sant'Angelo. Le vittime, morte sul colpo, Elisabeth Anne Gubbins, 27 anni, e Mary Clare Collins, 28 anni, dopo essere state  investite ad alta velocità vennero abbandonate sull'asfalto.
Accusato della morte delle due giovani, che furono scagliate a  decine di metri di distanza dal punto in cui avvenne l'urto, Friederich Vernarelli, fu bloccato e arrestato dai vigili urbani in via Virgilio qualche chilometro più avanti del luogo dell'incidente. Il  ragazzo andò a sbattere prima contro due auto in sosta all'altezza di piazza Adriana, proseguendo fino all'incrocio tra via Virgilio e via Cola di Rienzo, dove finì contro un cassonetto e un'altra vettura in sosta. Nel sangue aveva un tasso di alcolico quattro volte e mezzo superiore al limite previsto dalla legge.