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Il percorso della giustizia: un CALVARIO - il 05/03/2006 • 01:41 da Maria

Giovedì,2 marzo '06, dopo ben 23 mesi di stillicidio giudiziario, l'investitore che ha provocato la morte di tre giovani vite, una delle quali era il mio unico figlio diciannovenne, ha chiesto il patteggiamento della pena: 1 anno e 4 mesi con la condizionale! Neppure la sospensione di 1 giorno della patente, visto che procedeva: -alla velocità accertata tra i 130 /150 kmh, -di notte,- in prossimità di un centro abitato, -senza luci di profondità (e non è stato possibile accertare che avesse quelle anabbaglianti!), -avendo ben visibile un segnale di incrocio pericoloso a doppio semaforo giallo lampeggiante sin dall'inizio di un rettilineo lungo ben 3 km, -senza tentare una frenata o una manovra diversiva , per... - consentire a chi attraversava la strada di portare a termine la manovra , ormai quasi del tutto eseguita. Appare ben evidente che l'investitore era ben consapevole di mettersi nelle condizioni di uccidere ( a quella velocità ed ignorando un simile segnale!!!) e di percorrere un tratto di 3 km con una velocità tale da poter nuocere per sè e per gli altri, cosa che poi è realmente avvenuta!
Ma non è finita qui! La strada dalla quale i tre ragazzi si immettevano sulla regionale aveva un segnale ottagonale verticale di STOP posto a ridosso di un albero, quindi pressocchè invisibile, situato a 18 metri dall'intersezione, privo della prevista segnaletica orizzontale con la scritta "Stop"(art. 145 CS); e non c'era neppure la linea bianca che indicasse l'inizio della carreggiata, coperta dall'asfaltatura eseguita ben 4 mesi prima del sinistro, e che poteva essere confusa con la linea di mezzo. Inoltre, 3 grossi bidoni della spazzatura erano stati sistemati in diagonale a destra della strada ; oltre a ben 40 cartelli pubblicitari di una ditta di calzature che erano stati sistemati sul corpo stradale, 20 a destra e 20 a sinistra di chi si immetteva, impedendo la visibilità oltre i due metri. Tutto questo è emerso dalla perizia d'ufficio e da quelle di parte.

E poi si parla di " STRADE SICURE"nella povincia d'Italia con la più alta percentuale di sinistri:CUNEO!Per le "IPOTESI DELITTUOSE" relative ai responsabili della segnaletica stradale di cui sopra, sono responsabili il Comune, i condomini ed il proprietario del luogo( una cascina restaurata con: negozi, ristorante, bar,10 mini alloggi-residence), il Pubblico Ministero ha "arbitrariamente" deciso, senza un decreto del giudice, di procedere separatamente.
Ormai prossimi allo scadere dei due anni dal tragico evento,ci risulta che nessuna delle persone responsabili sia ancora stata avvisata, anche se agli atti esistono interrogatori del responsabile dell'ANAS e del capocantoniere addetto alla manutenzione di quel tratto di strada regionale. Noi siamo in attesa di concludere il processo per evitare lo stillicidio giudiziario che occupa i nostri giorni e ci rendiamo conto di dover portare avanti una vera e propria GUERRA di DIFESA nei confronti di AVVOCATI che strisciano e si mettono d'accordo tra di loro, PM che invece di condurre con immediatezza le indagini, prima cercano (ma invano) di ARCHIVIARE il caso, e poi allungano i tempi per consentire la via della PRESCRIZIONE ad Amministratori locali che avendo ignorato in quel "maledetto luogo" la segnaletica prevista dal Cds, hanno avuto la spudoratezza di eseguirla 2 giorni dopo il funerale e nonostante altri 3 precedenti sinistri! GIUDICI che non CONCEDONO LA PAROLA ALLA PARTE LESA per avvalersi dell'art.444 .
E' questa la giustizia italiana? Saddam Hussein è stato portato davanti al giudice di un tribunale talebano in più breve tempo; in Italia si cerca di proteggere reati gravi commessi da gente senza scrupolo che si comporta in maniera spregevole nei confronti del dolore, come veri e propri sciacalli , cercando di "farla franca" con il sostegno e l'appoggio di uomini politici . E quale abberrante nome dare a questi legami di collusione tra AMMINISTRATORI LOCALI - POLITICA - GIUSTIZIA? Forse voi avete pensato la stessa cosa che stiamo toccando sulla nostra pelle: M A F I A !!!!! nel CUORE del vecchio PIEMONTE.

Ogni altra parola è inopportuna. E' stato proprio durante lo sconforto di giovedì che mi sono imbattuta con il vostro sito ed ho esternato la mia amarezza con questo mio racconto che non contiene tutte le abberrazioni umane che abbiamo sperimentato in questi due anni di soffernza per la scomparsa del nostro unico ed amato figlio STEFANO.

Grazie a voi tutti.
M.Rosaria


mini-logo.gifRicordiamo Gianfranco Micucci - il 24/02/2006 • 19:11 da AIFVS_onlus

L'Associazione è vicina nel dolore ai familiari di Gianfranco Micucci, Sindaco del Comune di Cattolica.
Lo ricordiamo in particolare per la efficacia con cui ha affrontato il tema della riduzione della incidentalità fornendo concreto esempio ad altre Amministrazioni .
Siamo lieti di aver potuto esprimergli , durante il recente Convegno di Treviso, il riconoscimento per la Sua azione.
Alla Sua memoria va il nostro pensiero e ringraziamento per quanto ha saputo fare. Ci auguriamo che i familiari possano trarre conforto, in questo triste momento, dalla certezza che la Sua attività ha contribuito a non fare entrare in tante famiglie lutti e dolori.


Trassmissione RAI3 - il 21/02/2006 • 15:38 da AIFVS_onlus
Cominciamo bene
 
Alle ore 11.30, nello spazio dedicato all’attualità, si parlerà - a quasi tre anni dall’entrata in vigore della patente a punti - degli incidenti mortali sulle strade italiane, purtroppo ancora troppo numerosi.
Il dibattito (tra gli ospiti Ignazio Cianfanelli, Maurizio Galli Angeli e Fantini Luciano dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada) terrà conto anche del nuovo disegno di legge che inasprisce le sanzioni per i responsabili e accelera i tempi di liquidazione per le vittime.
Per un maggiore dialogo con i telespettatori, oltre al centralino (numero verde 800-550269) e al televoto (0878-13450 e 0878-13451) è a disposizione il centro multimediale per inviare sms (335-5647676) ed e-mail (cominciamobene@rai.it).

Articolo Roma Sette - il 21/02/2006 • 00:08 da AIFVS_onlus

ROMASETTE
informazione on line della Diocesi di Roma  / lunedì 20 febbraio 
In città : Vittime della strada
 

In città : Vittime della strada
 
80mila veicoli e 40mila scontri, per un totale di 186 persone decedute: gli incidenti nella Capitale dal luglio 2004 al giugno 2005 di Francesco Lalli

Una guerra e nemmeno tanto piccola. I numeri riguardanti gli incidenti stradali a Roma, presentati giovedì dalla polizia municipale in occasione del progetto "La scuola visita la centrale del traffico” promosso dal Comune e dall’Atac, purtroppo parlano chiaro: undici mesi, 40mila scontri che hanno coinvolto ben 80mila veicoli e, il dato più agghiacciante di tutti, ben 186 vittime. Di questi quasi la metà è composta da giovani sul motorino oltre che da pedoni - 63 i morti in questo caso - uccisi il più delle volte da un azzardo, una manovra sbagliata, una buca di troppo o più semplicemente dalla distrazione.

«Ho perso un figlio, sono passati più di otto anni, e vedo che la situazione non è cambiata, anzi…», commenta Patrizia Quaresima, membro della segreteria nazionale e corresponsabile a Roma dell’associazione Familiari e vittime della strada.

«Certo qualche tempo fa la prevenzione non si sapeva nemmeno che cosa fosse – continua - ma ancora molto rimane da fare e questi dati lo dimostrano: troppe buche, troppe strade con limiti di velocità imposti ma senza alcun controllo che vengano rispettati e, soprattutto, nessuna educazione stradale nelle scuole. Vale a dire dove sarebbe più urgente farla come prevede la legge 230». Più mezzi di prevenzione e rispetto delle normative, dunque, ma anche qualcosa di altrettanto urgente e fondamentale: il rispetto. «Nessuno si chiede cosa segue alla morte di un proprio caro e cosa accade ai tanti che non muoiono ma rimangono invalidi a vita. I processi, le lungaggini della burocrazia, le assicurazioni che vogliono liquidare con somme di denaro senza capire che ciò che vogliamo è più sicurezza affinché tutto ciò non accada di nuovo ad altri».

«Talvolta la vittima muore due volte – le fa eco Maurizio Galli Angeli del direttivo nazionale dell’associazione -: una prima volta sulla strada e una seconda in tribunale, dove il più delle volte si assiste alla conclusione di un processo in un quarto d’ora con relativo patteggiamento». Così è successo anche nel caso di Maurizio Cianfanelli, di cui Galli era amico e a cui, insieme al padre del ragazzo ucciso nel 1999 da un auto che faceva inversione di marcia, ha dedicato il sitp I corti di Mauri. «Un’idea che ci è venuta dalla passione per il cinema che Maurizio aveva. Il sito infatti raccoglie una serie di cortometraggi fatti da ragazzi delle scuole e dedicati alla sicurezza stradale. Un vero e proprio concorso promosso dall’associazione insieme alla Provincia, con tre vincitori i cui lavori vengono anche raccolti in un dvd e valorizzati sul sito. Ma evidentemente non basta».

Eppure qualcosa si è mosso, come spiega lo stesso Galli Angeli, grazie al disegno di legge 3337, divenuto legge da pochi giorni: «L’iniziativa prevede un’accelerazione dei processi, pene rieducative per i colpevoli e un previsionale di risarcimento fissato tra il 30 e il 50%». Ma intanto cosa fare per diminuire la carneficina? «Una maggiore educazione da parte di tutti, altrimenti nessuna legge è sufficiente. La media europea per città della stessa grandezza della Capitale è molto più bassa: questo vuol dire che la responsabilità è innanzitutto di noi cittadini».


mini-logo.gifIMPORTANTE SUCCESSO DELL'ASSOCIAZIONE: APPROVATO IL DDL 3337!! - il 09/02/2006 • 14:57 da AIFVS_onlus
L'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada esprime vivo apprezzamento per l'approvazione definitiva in Senato del ddl 3337 su "Disposizioni urgenti in materia di conseguenze derivanti da incidenti stradali".Nel rilevare che tale ddl teneva conto anche della nostra precedente proposta di legge n. 866, l'Associazione ringrazia tutte le forze politiche che, superando  diverse comprensibili divergenze, hanno infine saputo accogliere in modo concorde le  pressanti richieste di giustizia delle vittime e dei familiari, da noi avanzate attraverso comunicati alle alte cariche dello Stato, appelli al senso di responsabilità dei Senatori e sit-in pacifici dinanzi al Palazzo del Senato. Con soddisfazione constatiamo che il prolungamento dei tempi delle Camere ha permesso di non vanificare il compimento di un lungo precedente lavoro rispondente alle attese delle vittime della strada e dei familiari. L'esito positivo del ddl 3337 rinsalda nell'Associazione, e per suo tramite nei cittadini che essa rappresenta, la fiducia nelle istituzioni.
 
*Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
*presidente AIFVS

mini-logo.gifMESSAGGIO DI SOLIDARIETA' INDIRIZZATO ALL'AMBASCIATA TURCA - il 09/02/2006 • 14:53 da AIFVS_onlus
Addolorati per la strage di vite umane a causa di incidente stradale, mentre denunciamo la mancanza di sicurezza sulle strade, chiediamo che si accertino le cause di questo disastro e si intervenga con azioni risolutive a livello legislativo e di gestione del territorio.
Chiediamo che abbia fine il senso di irresponsabilità con cui si tratta il problema della strage stradale e mentre esprimiamo cordoglio per le vittime e i familiari, dichiariamo, nell'interesse collettivo per la vita e la salute, la totale disponibilità dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada a costituirsi parte civile nei processi ed, inoltre, ad assistere le vittime sopravvissute e i congiunti superstiti. Si raccomanda di contattare l'Associazione al n° 06.41734624 o tramite il sito internet http://www.vittimestrada.org/ per l'assistenza legale.
Si rappresenta che il grave episodio è anche occasione per denunciare che il ddl 3337 sulla provvisionale per le vittime della strada e sull'aumento di pene per l'omicidio colposo da incidente stradale rischia di non essere approvato al Senato per la mancanza del numero legale. Si fa appello al Presidente del Consiglio Berlusconi e al senso di responsabilità dei Senatori perchè le due settimane di proroga concesse dal Presidente della Repubblica vengano utilizzate anche per approvare la riforma al fine di non continuare a calpestare i diritti delle vittime.
*Giuseppa Cassaniti  Mastrojeni
*presidente Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada
 

Approvato dll 3337 (ansa) - il 09/02/2006 • 14:42 da AIFVS_onlus

E'legge pdl a favore vittime strada (Ansa)
ANSAPerlini (FI), grande soddisfazione e' riforma disciplina (ANSA) - ROMA, 9 FEB - Via libera definitivo dall'Aula del Senato alla proposta di legge a favore delle vittime della strada. E' un provvedimento che snellisce di fatto i tempi del processo civile e penale sul fronte dell'infortunistica e che introduce una provvisionale automatica, cioe' un anticipo dei danni, in qualunque stato e grado del giudizio. Una novita': si inserisce la pena accessoria del lavoro di pubblica utilita'. Il relatore Perlini (Fi) ha espresso soddisfazione.


MAI PIU' FIORI SULL'ASFALTO - il 07/02/2006 • 20:26 da formiconiclelia

A Roma c'è stata l'ultima strage.Ero casualmente in città per il mio lavoro di revisore, e per visitare tutti gli stabili di proprietà del comune per ottenere la nostra sede Nazionale.Domenica ,con l'Avv.M.Colazza che in questa sede voglio personalmente ringraziare , io stessa ho rischiato la vita in una stradina di periferia -zona tiburtina -.Avevamo appena finito l'ultimo sopraluogo, e ci siamo fermati .La dinamica è stata di una velocità fulminea. mentre io ero di spalle vicino alla macchina , un'auto a velocità sostenuta mi ha guasi sfiorato.Grazie alla prontezza dell'Avv.Colazza che mi ha afferrato , oggi sono qui a continuare la mia attività.Zona trenta!

Questa mattina mi sono recata sul luogo dell'incidente del pullman.Era a due passi dallo studio dell'Avv.Capasso.Vedere quelle immagini , quel via vai di operatori dei tg , giornalisti , sentire il rumore delle gru Mi ha personalmente turbato-Sempre in contatto con la nostra Presidente e la Segretaria abbiamo lavorato per una conferenza stampa davanti al Senato . Ha partecipato solo un diplomatico dell'Ambasciata turca e un giornalista di Sicurezza Andrea Nemiz www.dossiersicurezza.com.

La stampa cerca lo scoop , le immagini forti, per fare audience, ma quando si tratta del ' dopo incidente' non ci accompagna .Non facciamo scoop.Non serve indignarsi, ma continuare alacremente il nostro lavoro.Il pullman è stato rimosso intorno alle 16.30. Adesso tocca a noi.Domani mi recherò all'ospedale a visitare i feriti , a portare il nostro cordoglio , a mettere a disposizione la nostra struttura.

Vorrei chiedere un forum e un  sondaggio sul tema : 'quante volte qbbiamo sfiorato quell'attimo a cui ci è andata bene?

Credo sia molto importante una riflessione su questo argomento , puo' aiutare i nostri 'navigatori' e fare educazione e prevenzione sia a livello di comportamenti umani , sia per la sicurezza delle strade e dei mezzi.

D.ssa Clelia Formiconi A.I.F.V.S.


PULLMAN PRECIPITA IN UNA SCARPATA A ROMA, ALMENO 12 MORTI - il 07/02/2006 • 02:34 da anna
fonte: ANSA.it

PULLMAN PRECIPITA IN UNA SCARPATA A ROMA, ALMENO 12 MORTI
ROMA - Almeno dodici persone sono morte in un incidente stradale avvenuto a Roma sulla via Trionfale. Secondo quanto si è appreso, il pullman, che proveniva da Monte Mario, scendeva in direzione di Piazzale Clodio, quando per cause ancora da chiarire, è precipitato in una scarpata. Sul pullman ci sarebbero state circa una trentina di persone, alcune delle quali ferite in maniera molto grave. Sul luogo dell'incidente al momento ci sono decine di ambulanze, Vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia che stanno prestando i primi soccorsi, cercando di estrarre alcune persone ancora intrappolate nelle lamiere del bus. Una primissima ricostruzione dell'incidente lascia supporre che l'autista, a uno dei tornanti, forse per il buio, non abbia visto la curva andando dritto nella scarpata. L'allarme è stato dato da un automobilista che in quel momento transitava per via Trionfale. Secondo quanto si è appreso, il pullman aveva a bordo 31 turisti turchi, arrivati nella capitale per un convegno. I feriti più gravi sarebbero quattro, con codice rosso; altri cinque, sarebbero in codice giallo. Tutti sono stati trasferiti in diversi ospedali della capitale: al S.Giacomo, al S.Camillo, al Gemelli e al S.Giovanni.

PULLMAN INCASTRATO TRA DUE PALAZZINE
Il pullman con a bordo i turisti turchi, dopo aver sfondato un guardrail, ha terminato la sua corsa incastrandosi tra due palazzine. Dal comando generale dei Vigili del fuoco sottolineano che a provocare l'incidente potrebbe essere stato il ghiaccio ma anche un guasto meccanico o una disattenzione dell'autista, che essendo turco, non conosceva la strada, tortuosa e che porta da Monte Mario al quartiere Prati.

TURISTI TORNAVANO DA CONVENTION FORD
I 31 turisti turchi precipitati nella scarpata in via Trionfale erano appena usciti da Villa Miani dove si era conclusa da poco una convention della Ford. I turisti erano a bordo di un pullman della società italiana Peter Pan, il cui autista, si è appreso, è una delle persone ricoverate in gravi condizioni.

IL BUS HA SFONDATO UN MURO
Il pullman turistico, di grandi dimensioni, è caduto in una curva a gomito, all' incirca a metà di via Trionfale. L'autobus, che scendeva, invece di completare il tornante dopo Villa Miani, ha proseguito dritto sfondando un muretto con una bassa cancellata e finendo in un giardino privato, tra due palazzine. Vigili del fuoco e mezzi dei soccorritori hanno estratto diversi corpi, adagiandoli sull' erba coperti con teli bianchi. L'autobus è rimasto incastrato quasi in verticale, tra i rovi e la vegetazione.

Nuove tabelle delle menomazioni - il 30/01/2006 • 16:52 da AIFVS_onlus
new.gif  Nuove tabelle delle menomazioni dell'integrità psicofisica tra 10 e 100 punti di invalidità Il 27/01/2006 in un'affollata sala del Parco dei Principi e alla presenza del Ministro della Salute on. Francesco Storace, è stato ufficialmente comunicato il completamento dei lavori della Commissione Ministeriale per l'elaborazione della tabella unica nazionale  delle menomazioni all'integrità psicofisica da 10 a 100 punti di danno.
 
Il nostro inserimento nella Commissione Ministeriale è avvenuto in fase conclusiva, ma non ha avuto un significato puramente formale. Infatti,  l'attiva partecipazione del dottore Nicola Fracasso e  dell'avvocato Gianmarco Cesari in particolare, ha permesso di caratterizzare meglio la tabella sulla centralità della persona, specificando altre voci di danno ed affidando al medico legale e non al giudice l'apprezzamento delle condizioni soggettive ed intersoggettive del danneggiato.
 
La nostra partecipazione ufficiale all'incontro del 27 gennaio, poi, ci ha permesso non solo di ringraziare il Ministro Storace per avere reso operativo a livello ministeriale il ruolo di rappresentante delle vittime della strada alla nostra Associazione (ruolo a cui peraltro siamo già legittimati), ma anche di chiedergli pubblicamente il suo impegno per l'approvazione definitiva in Senato del disegno di legge 3337, già calendarizzato il 26 gennaio nei lavori dell'Assemblea del Senato e tuttavia non discusso. Nel suo intervento, il Ministro Storace ha dichiarato di assumersi l'incarico per fare andare in porto la nostra richiesta.
 
Nel ringraziare il dott. Fracasso e l'avv. Cesari, che avvalendosi della loro preparazione professionale hanno efficacemente contribuito ad una più attenta valutazione del danno delle vittime, auspichiamo che il problema ancora aperto del valore economico da attribuire ad ogni punto di danno sia risolto tenendo conto della dignità della persona. Ci attiveremo perchè la tabella, prima di essere definita nell'aspetto economico dal Ministero della Attività Produttive, sia sottoposta alla Commissione Ministeriale che ha elaborato i punti di danno alle menomazioni e di cui facciamo parte.
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada