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Progetto "strade da paura" - il 25/11/2015 • 11:35 da Aifvs_onlus

Articolo di di Caterina Puzello sede AIFVS di Viareggiostradedapaura2.png

Ciò che della nostra città dovremmo sapere per migliorarla.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione di due Associazioni FIAB Versilia BiciAmici ed AIFVS e dall’impegno dei due responsabili per Viareggio, Mario Andreozzi (BiciAmici) e Caterina Puzello AIFVS.

E’ volta a dare una coscienza alla cittadinanza in fatto di incidentalità stradale sul territorio, un argomento sempre attuale purtroppo, che molto spesso penalizza gli utenti vulnerabili, i pedoni e le due ruote oltre agli automobilisti in genere.

Abbiamo analizzato circa cinque anni di incidenti su Viareggio, li abbiamo suddivisi per tipo di danno e per mortalità, grazie alla preziosissima collaborazione dell Maggiore Lorenzino Amati della Polizia Municipale di Viareggio, che ci ha fornito i dati dal 2010 fino ai primi mesi del 2015. Abbiamo poi proseguito evidenziando gli incroci più a rischio, dove si dovrebbe o si potrebbe intervenire per migliorare la sicurezza.

Il lavoro di osservazione ci ha resi più consapevoli sui rischi che presentano le infrastrutture del territorio nel quale viviamo, ed ha creato in noi il bisogno di comunicare e condividere con altri le consapevolezze raggiunte per rafforzare la partecipazione, ed insieme impegnarci per rendere più sicura e vivibile la nostra città.

Si tratta anche, per tutti coloro che sono alla guida, di alzare la soglia dell’attenzione per prevedere il pericolo ed evitarlo, per riscontrare e segnalare le criticità di tratti stradali che magari percorriamo tutti i giorni, e suggerire successivamente alle Istituzioni eventuali modifiche a favore della sicurezza, perché una viabilità sicura preserva le Vite umane e riduce il dolore su questa nostra terra.

Il Progetto ha compiuto un primo passo nell’osservazione del territorio, ci ha, pertanto, posto l’ulteriore obiettivo di confrontarci con i nostri gruppi associativi per socializzare le conoscenze e rafforzare la partecipazione ai problemi che ci appartengono. Ma ci fa intravvedere la necessità di un confronto più ampio, con esperti ed istituzioni, al fine di definire una visione complessiva per il miglioramento della mobilità nella nostra città.

Il colloquio con la presidente Giuseppina Cassaniti,(AIFVS) ci ha portato a maturare l’idea di collegarci con altre sedi dell’AIFVS, che si trovano in città paragonabili con Viareggio per popolazione ed estensione territoriale, per comparare i dati di incidentalità e la loro riduzione negli anni, sviluppando considerazioni e proposte in ordine agli obiettivi da raggiungere in vista del decennio europeo della sicurezza stradale 2011-2020.

È un’iniziativa che riteniamo importante, perché attraverso il confronto ci permette di rafforzare la rete associativa e ci fa sentire più uniti, ci auguriamo che anche FIAB continui a starci accanto.

Siamo tuttavia convinti che per far diminuire la strage stradale bisogna agire principalmente a livello educativo, e perciò rendere consapevoli tutti coloro che sono alla guida che anche una distrazione può causare l’irreparabile.

Ci auguriamo che questo progetto venga recepito per quello che è: porre attenzione a ciò che succede nel proprio territorio, promuovere collaborazione tra cittadini per trasformare le strade della nostra città, in oasi di civiltà e porre fine alla jungla attuale, fatta di distrazioni, traffico disordinato e conseguente pericolo, stabilire rapporti collaborativi con le istituzioni perché ci sia più sicurezza, risparmiando sofferenza, denaro e spese sanitarie.

Sintesi:  Di cosa si tratta:

Abbiamo preso in considerazione gli incidenti stradali avvenuti sul territorio di Viareggio
dal 2010 al 2015e li abbiamo collocati su una cartina interattiva.
...

In questo modo abbiamo ottenuto una mappa della pericolosità delle strade di Viareggio.

Cosa abbiamo scoperto:

La rappresentazione su mappa degli incidenti stradali ci ha sorpreso per alcuni aspetti principali:
1.Prendendo in esame gli incidenti mortali (vedi mappa incidenti mortali 2004-2014) possiamo vedere che molti di quelli che coinvolgono gli utenti vulnerabili (pedoni e ciclisti) avvengono nei pressi di zone pedonali e ciclabili come la passeggiata e la pineta, oppure nelle vicinanze dei centri commerciali naturali di quartiere.
2.Considerando gli incidenti con feriti o danni (vedi mappa incidenti con danni o feriti) abbiamo rilevato che esistono veri e propri “punti caldi” (punti con 5 o più incidenti) e strade particolarmente pericolose (più di 30 incidenti). Da qui il nome dell’iniziativa “Strade da Paura”
3.Alcuni luoghi che istintivamente percepiamo come pericolosi non appaiono però sulla mappa. Dopo esserci interrogati sulla questione e chiedendo in giro, in particolare rivolgendoci agli utenti deboli, ci siamo resi conto che questi luoghi sono meno rappresentati perché vengono evitati.

È la percezione di un luogo come pericoloso a diminuire il rischio ma allo stesso tempo assistiamo ad una diminuzione della libertà di movimento.

Cosa vogliamo fare

L’idea è quella di completare il quadro generale creando, con l’aiuto dei cittadini che vivono il territorio, una mappa della Percezione della Pericolosità, andando ad inserire quindi quei luoghi dove non avvengono incidenti proprio perché evitati o perché attraversati con maggiore cautela.

Questo tipo di analisi potrà essere utile per adottare soluzioni e miglioramenti, individuare priorità, pensare alternative ed andare verso l’obiettivo europeo ZERO Vittime.

L’iniziativa cade poi proprio nel momento in cui la città si accinge a ripensare il Piano Urbano del Traffico diventando quindi un utile strumento per la discussione.

LINK: http://www.biciamici.net/strade-da-paura/

https://www.facebook.com/groups/208769752791818/?fref=ts


Papa Francesco risponde all'appello dei genitori di Marco Rizzetto. - il 22/11/2015 • 17:23 da AIFVS_onlus

PORTOGRUARO. Papa Francesco risponde alla lettera inviata ad ottobre da Susanna e Giorgio Rizzetto, genitori di Marco, il 24enne deceduto il 2 maggio 2014 a causa di un incidente stradale all’East Gate Park, per condividerne l’immenso dolore. Ad un anno e mezzo di distanza i genitori e il fratello Massimiliano stanno cercando di ottenere giustizia per la morte del giovane.

Sul terribile incidente non è ancora stata fatta pienamente chiarezza e la famiglia Rizzetto sta tentando tutte le strade possibili affinchè tutti i responsabili paghino per quanto accadde quella sera, pur consapevoli che niente potrà ridare indietro loro l’amato figlio e fratello. Susanna e Giorgio verso la metà di ottobre si sono rivolti al Pontefice.

«Abbiamo scritto al Papa per esternare il nostro grandissimo dolore per la perdita di Marco», racconta papà Giorgio, «dovrebbero essere i figli a portare i fiori sulla tomba dei genitori, il contrario non è naturale. Il nostro dolore è senza fine, aumentato dal dubbio che nessuno lo ha soccorso nell’immediato e che quindi, forse, si sarebbe potuto salvare».

Ieri a mezzogiorno nella casa di Portovecchio è giunta la lettera gialla dalla Città del Vaticano. «Con la posta di ieri è giunta la lettera del Pontefice», continua Giorgio Rizzetto, «siamo rimasti piacevolmente stupiti. Papa Francesco ci ha scritto che condivide le nostre lacrime». I coniugi Rizzetto custodiscono gelosamente la lettera del Pontefice, il cui contenuto preciso non vogliono rendere pubblico, ma vogliono dare speranza a quanti si rivolgono al Santo Padre. Susanna e Giorgio stanno portando avanti una dura battaglia perchè sia fatta giustizia per la morte assurda del giovane Marco, gran lavoratore, con tutto un futuro davanti.

 L’autista dell’automobile che quella sera ha investito Marco, la 44enne di Ronchis, Rosanna Tabino, ha patteggiato a marzo una pena per omicidio colposo a un anno e nove mesi con la condizionale e un anno di sospensione della patente. Per la condotta dell’imputata nell’immediatezza e nei giorni successivi all’incidente, il

giudice per le indagini preliminari non le ha concesso le attenuanti generiche. Nell’auto si trovava anche Daniele Colautto, 55enne di Ronchis, amministratore pubblico, dileguatosi subito dopo l’incidente senza accertarsi delle condizioni del guidatore dell’auto che avevano appena investito.

fonte:

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/11/21/news/marco-mori-in-un-incidente-il-papa-risponde-ai-genitori-1.12485385?ref=fbfnv


Ban Ki-moon: «rendere le nostre strade sicure per tutti - il 17/11/2015 • 00:55 da AIFVS_onlus

Ban Ki-moon: «rendere le nostre strade sicure per tutti».

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Domenica 15 novembre è stata celebrata, come ogni anno, la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada(WDR), promossa dalla FEVR

In un comunicato pubblicato sul sito dell’ONU, il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon ha affermato che la Giornata «è un momento per riflettere sull’insensata carneficina che si verifica ogni giorno sulle strade di tutto il mondo», ricordando che «quasi la metà di tutti i morti sono pedoni, ciclisti e motociclisti».

In coerenza con questo messaggio, in Italia abbiamo focalizzato l’attenzione sugli utenti deboli della strada, come i pedoni, organizzando la campagna “I segni di una guida distratta”, nonché numerose attività sul territorio, volte a stimolare la memoria e la riflessione.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alle iniziative dell’AIFVS: responsabili di sede, soci, sostenitori e partner organizzativi, tra cui la Croce Rossa Italiana, la Lega Nazionale Pallacanestro e la Lega Pallavolo Serie A Femminile, l’agenzia di comunicazione The Others di Milano, le emittenti radio.

Con il loro impegno hanno contribuito – come ha sottolineato Ban – a «rinnovare l’impegno a rendere le nostre strade sicure per tutti»

 


Giornata mondiale del ricordo 2015 - il 17/11/2015 • 00:21 da AIFVS_onlus
15 novembre 2015 Giornata mondiale ONU delle vittime della strada
manifestofevr2015.jpgIl 15 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata ONU 2015 del Ricordo delle Vittime della Strada (WDR), promossa dalla FEVR
A livello globale, il tema scelto per quest’anno è: “È tempo di ricordare. Dire NO al crimine stradale”.

In coerenza con questo tema, in Italia abbiamo focalizzato l’attenzione sugli utenti deboli della strada, come i pedoni, vittime della guida distratta e del crimine stradale.

In questa prospettiva di sensibilizzazione rientrano varie iniziative, come la campagna “I segni di una guida distratta”, che prevede anche vari flash-mob, e le tante attività promosse sul territorio.

Ringraziamo tutti coloro che, con spirito solidaristico, hanno contribuito anche quest’anno per l’organizzazione delle attività, compresi i numerosi partner, tra cui: la Croce Rossa Italiana, la Lega Nazionale Pallacanestro e la Lega Pallavolo Serie A Femminile, la società The Others di Milano che ha realizzato la campagna di comunicazione, le emittenti radio che trasmettono lo spot dedicato alla Giornata del Ricordo.

 


3^ domenica di novembre 2015 - Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada - il 04/11/2015 • 11:08 da AIFVS_onlus

Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada – 3^ domenica di novembre 2015   

Giornata del Ricordo e della Luce

“Ricordare per cambiare”

Ufficializzazione Giornata Mondiale ONU

L’AIFVS, che opera per “fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti” sin dal 1998 come comitato e dal 2000 come associazione onlus e di promozione sociale, diffusa con 100 sedi in Italia e membro del direttivo della FEVR, ha sempre chiesto al Governo di fare propria la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada indetta dall’ONU, come indicato dal Parlamento Europeo il 27 settembre 2011.

L’onorevole Emiliano Minnucci, sentiti gli organismi sociali, ha richiesto al Governo di assumere tutte le iniziative necessarie per la sicurezza e di ufficializzare la Giornata Mondiale del Ricordo. Un’iniziativa che ci induce a ritenere che i tempi sono ormai maturi perché il Governo accolga la richiesta, così dimostrandosi aperto a sostenere i diritti delle vittime indicati dalla direttiva europea 2012/29/UE.

A tal proposito, nella Giornata del Ricordo delle Vittime della Strada, chiediamo che il Governo non faccia scadere per l’Italia la data del 16 novembre 2015, indicata dall’art. 27, per conformarsi alle disposizioni della direttiva.

Giornata del Ricordo – Iniziative nazionali e delle sedi

Per quest’anno l’attenzione dell’AIFVS è rivolta all’utenza debole con riferimenti alla guida distratta ed al crimine stradale, come sintetizza il nostro manifesto, sul quale emerge la collaborazione con la FEVR e con la CRI, sancita da un Protocollo d’intesa, per rendere più efficace la difesa della vita e della dignità umana. Il manifesto contiene anche il significato del Sacrificio, con il simbolo della candela che si consuma producendo luce, portatrice del messaggio “Accendimi di speranza”, perché si operi per il miglioramento della persona e della società.

Nella tradizione dell’AIFVS ci sta anche il significato “Ricordare per cambiare”, per modificare i comportamenti di trasgressione od omissivi, ma è pur vero che il primo ricordo va alle Vittime, per cui la Giornata inizierà dedicando alle Vittime la Santa Messa e successivamente, nelle diverse sedi, si attueranno attività di sensibilizzazione in collaborazione con la CRI: un flash-mob nelle piazze e poi riportato sul sito dell’AIFVS, un quiz a cui rispondere durante la settimana che precede la manifestazione, un radiomessaggio diffuso dalle radio collaboranti, la diffusione di materiale di sensibilizzazione sociale. Le sedi, inoltre, realizzeranno altre attività nel loro territorio, che saranno riportate sul sito dell’AIFVS www.vittimestrada.org

3/11/2015

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – presidente AIFVS

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Omicidio stradale. La FEVR sostine la posizione dell'AIFVS - il 02/11/2015 • 17:52 da Aifvs_onlus

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Omicidio stradale

Sul quotidiano “Luxemburger Wort” l’articolo del 30 ottobre 2015 “Da piloti a Killer della strada” tratta la modifica dell’omicidio stradale in Italia, e riporta l’affermazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, oltre al parere della nostra Associazione AIFVS, a seguito dell’intervista alla Presidente Giuseppa Cassaniti.

Riportiamo, inoltre, una nota della FEVR che sostiene la posizione dell’AIFVS sulla normativa dell’omicidio stradale indirizzata alla Presidente Cassaniti.

I testi sono in madrelingua e sono stati tradotti in italiano.

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OMICIDIO STRADALE : IL TEMPO DELL'IMPUNITA' NON È FINITO - il 28/10/2015 • 23:57 da AIFVS_onlus

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OMICIDIO STRADALE : IL TEMPO DELL'IMPUNITA' NON È’ FINITO  

L’AIFVS, già nel 2010 aveva promosso un convegno nazionale per discutere la proposta di legge C. 3274 che prevedeva incrementi di pena per le condotte colpose aggravate da guida in stato psicofisico alterato da alcol o droga o da guida azzardata e temeraria; nel 2012, nella Conferenza Nazionale sulla “Riforma dell’omicidio stradale”, aveva precisato tali condotte, diffondendo successivamente il contributo agli organi politici interessati. Il testo puntava su modifiche migliorative dell’art. 589 c.p., prevedendo un livello di colpa semplice, con pene da 4 a 7 anni, ed un livello di colpa aggravata con il minimo elevato, onde evitare l’impunità. Tenuto conto che nell’omicidio colposo la trasgressione delle norme è deliberatamente decisa dal reo, ne consegue che non può esserci più impunità per chi, con tali condotte, distrugge i diritti inviolabili alla vita ed alla salute.Era questo il forte segnale di cambiamento che aspettavamo da un nuovo testo di legge.

Pertanto l’AIFVS, pur se apprezza lo sforzo compiuto perché il reato colposo non sia più considerato di serie B, tuttavia rileva che permangono nel ddl C 3169 delle criticità che azzoppano il segnale di cambiamento atteso, e ci fanno affermare che il tempo dell’impunità non è ancora finito. Infatti sono previste pene da 8 a 12 anni solo per chi guida in stato psicofisico alterato da alcol superiore ad 1,5 g/l o sostanze stupefacenti; per tutte le altre condotte – stato di ebbrezza alcolica da 0,8 ad 1,5g/l ed altre condotte pericolose indicate nel testo – le pene sono da 5 a 10 anni; permane, inoltre, la pena da 2 a 7 anni per la colpa lieve. In definitiva, tra sconti di pena, attenuanti generiche e concorso di colpa della vittima, l’impunità è assicurata. La legge prevede infatti il dimezzamento automatico della pena nel caso in cui venga riconosciuto il concorso di colpa della vittima. Un automatismo scandaloso che avvantaggia l’imputato: ad esempio, a fronte di un eventuale concorso di colpa del 20% della vittima viene garantito all’imputato il 50% della riduzione della pena!! Un meccanismo destinato ad inasprire ancora di più il processo e a rendere la vittima sempre più vittima.

Inoltre, si resta sconcertati nel riscontrare ancora l’applicazione di pene risibili e non espiabili per le lesioni gravi e gravissime fino al coma irreversibile.Per i politici che ci rappresentano è giustificabile che una stessa condotta di guida trasgressiva venga punita se ad essa consegue la morte, e resti invece impunita se ad essa consegue una lesione grave o gravissima fino al coma irreversibile? Per NOI familiari delle vittime e vittime sopravvissute, NO!!! Si riscontrano, infine, le misure positive dell’aggravante della fuga, della revoca della patente, e poi l’arresto obbligatorio in flagranza per l’omicidio, e facoltativo per le lesioni gravi e gravissime.

Occorreva maggiore coerenza e coraggio nei nostri decisori per poter dire che il tempo dell’impunità fosse veramente finito. E invece si è creato solo uno spiraglio pasticciato, pur sempre utile in un itinerario di riforma, poiché ci auguriamo che faccia seriamente riflettere i nostri rappresentanti politici per spingerli verso ulteriori proposte di cambiamento, declinato non su interessi di partito ma sui bisogni della vita reale e di sviluppo della civiltà. Abbiamo urgente bisogno di risposte anche a livello organizzativo, perché la lentezza dei processi rischia di ostacolare la riforma. Occorrono corsie preferenziali e sezioni specializzate nei Tribunali per la trattazione dei processi con le nuove norme penali e per il risarcimento dei danni alle vittime della strada, alle quali debbono essere garantiti diritti, assistenza e protezione previsti  dalla direttiva europea che chiama gli Stati membri a conformarsi ad essa entro il 16 novembre 2015. I politici si stanno adoperando perché l’Italia sia pronta?

31/10/2015

www.vittimestrada.org  
www.vittimestrada.it

Presidente Giuseppa Cassaniti 


#omicidio stradale comunicato stampa AIFVS del 27/10/2015 - il 27/10/2015 • 18:41 da AIFVS_onlus

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Comunicato stampa AIFVS del 27/10/2015

#omicidiostradale: non azzoppate il cambiamento!

AIFVS apprezza lo sforzo fatto col ddl c3169 #omicidiostradale perché il reato colposo non sia più considerato di serie B.

Tuttavia, il ddl presenta varie criticità da superare. Ad oggi, le Commissioni di Giustizia e Trasporti della Camera hanno recepito solo l’innalzamento a 5 anni del minimo della pena per talune condotte.

Sosteniamo la necessità delle seguenti modifiche:

  1. per tutti i casi di omicidio stradale, escludere il dimezzamento automatico della pena se c’è concorso della vittima: deve essere il Giudice a valutare in che misura tale condotta può incidere sulla pena;

  2. per l’omicidio plurilesivo (morte di più persone, o morte di uno e ferimento di altri), sostituire l’aumento della pena “fino al triplo”, troppo generico, con “la pena è raddoppiata e può essere elevata fino a 18 anni”;

  3. per la guida distratta dall'uso di dispositivi elettronici ostacolarne l’utilizzo anche prevedendo una pena congrua;

  4. per l’omicidio stradale con colpa lieve, innalzare il minimo della pena;

  5. per le lesioni stradali prevedere pene adeguate alla gravità della condotta e delle conseguenze: es., per chi causa il coma vegetativo permanente, pene da 8 a 12 anni. Le pene attualmente previste sono risibili ed offensive per chi ha subìto danni gravissimi.

Non sono modifiche impossibili: si tratta di cambiare mentalità!

Chiediamo di istituire nei Tribunali corsie preferenziali e sezioni speciali per accelerare i processi per omicidio e lesioni stradali; diversamente, la riforma sarà priva di deterrenza.

prof.ssa Giuseppa Cassaniti

Presidente


Comunicato stampa AIFVS - il 26/10/2015 • 18:03 da Aifvs_onlus

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Oggi alle ore 16,00, a Roma, piazza Montecitorio, AIFVS onlus (Associazione italiana familiari e vittime della strada) manifesta assieme alle vittime della strada per chiedere ai Parlamentari di presentare emendamenti al testo del ddl c 3169 #omicidiostradale:

-Per i casi di guida azzardata (guida ubriaco tra 0,8 e 1,5 eccesso di velocità, attraversamento con il semaforo rosso, circolazione contromano, inversione di marcia in prossimità di incroci curve dossi e sorpasso con linea continua) aumentare il minimo della pena da 4 anni a 6 anni;

- impedire che, con gli sconti di pena sempre concessi con patteggiamento ed attenuanti generiche, i criminali stradali che azzardano alla guida evitino automaticamente il carcere;

-inserire nel testo di legge la pena dal minimo di 6 al massimo di 10 anni per la guida distratta dall'uso dello smartphone e da apparecchi elettronici impedendone l’utilizzo da parte del conducente;

-per il reato di omicidio stradale con colpa lieve, innalzare comunque il minimo della pena da 2 a 4 anni;

-per il reato di lesioni gravi stradali pene da 6 anni a 8 anni e da 8 a 10 per le lesioni gravissime, per chi causa il coma vegetativo permanente dal minimo di 8 al massimo di 12 anni;

Chi trasgredisce consapevolmente le norme del Codice della strada non può più restare impunito!

AIFVS chiede al Governo e al Parlamento di istituire, nei Tribunali penali e civili, corsie preferenziali e sezioni speciali per accelerare la trattazione dei processi per omicidio e lesioni stradali; diversamente, la riforma sarà' paralizzata e privata di deterrenza a causa della lentezza della giustizia, che oggi fa durare un processo per omicidio stradale addirittura 14 anni, al limite della prescrizione!

Info stampa h24

Presidente prof. Giuseppa Cassaniti (mobile 340 82 73 214)

www.vittimestrada.org


Manifestazione a ROMA 26 ottobre 2015 - il 09/10/2015 • 16:06 da Aifvs_onlus

L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada manifesterà il 26 ottobre 2015 dalle ore 16 alle ore 18 a Piazza Montecitorio, Roma, perché i deputati nei loro emendamenti accolgano le richieste già avanzate dall’AIFVS, con pene da espiare per tutti i comportamenti di guida irresponsabile che causano morte o lesioni gravi o gravissime.


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Uniti perché la giustizia contribuisca a fermare la strage stradale

L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada manifesterà il 26 ottobre 2015 dalle ore 16 alle ore 18 a Piazza Montecitorio, Roma, perché i deputati nei loro emendamenti accolgano le richieste già avanzate dall’AIFVS, con pene da espiare per tutti i comportamenti di guida irresponsabile che causano morte o lesioni gravi o gravissime.

 

Chi sulla strada, trasgredendo consapevolmente le norme, toglie agli altri vita e salute non può restare impunito!

 

L’AIFVS invita tutti a partecipare per essere insieme a difendere la Vita e la civiltà e per chiedere ai politici di avviare un cambiamento reale a favore della legalità.

 

Allegati inviati a tutti i componenti della Commissione Giustizia della Camera:

 

      Per comodità di lettura si riportano i comportamenti di trasgressione delle norme del cds contenuti nel nostro contributo meritevoli di pene da espiare:

  • 1) soggetto in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell'articolo 186, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni;
  • 2) soggetto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope;
  • 3) mancato arresto all’ordine intimato con idonei segnali dagli organi di Polizia giudiziaria ad un posto di blocco e successiva fuga (art. 43 c.d.s.);
  • 4) partecipazione a competizione sportiva in velocità non autorizzata (art.9 bis c.d.s.);
  • 5) velocità di marcia elevata in rapporto alle condizioni e stato dei luoghi e del veicolo (art. 142 c.d.s.);
  • 6) attraversamento di intersezione regolata con impianto semaforico con luce scattata al rosso (art. 146 c.d.s.);
  • 7) manovra di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi (art. 154 c.d.s.);
  • 8) guida distratta dall’utilizzo non consentito di apparecchi elettronici (art. 173 c.d.s.);
  • 9) sorpasso di altro mezzo in corrispondenza di strisce pedonali o di linea continua (art. 148 c.d.s.);
  • 10) guida del veicolo completamente all’interno di una corsia o carreggiata destinata all’opposto senso di marcia (art. 143 c.d.s.).

     

 E’ prevista una pena aggravata qualora la morte derivi dalla condotta del conducente del veicolo che, dopo il fatto, non abbia ottemperato all'obbligo di fermarsi e di prestare soccorso alle persone ferite.

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