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Ospiti


Nota n °98
da guestbook il 31/10/2005 • 00:48

104 19.07.2005 um 01:02 
Autore: Alberto
Dedico questa preghiera a tutti coloro che sono rimasti soli come me, a vivere anche per coloro che non ci sono più, ma che un giorno reincontreremo. Accadrà.

Dio, ti prego, dammi la serenità per accettare le cose che non posso cambiare, ma infondi in me Signore il coraggio e la forza per affrontare quelle che posso cambiare. Dammi la forza per capire. Nel ricordo del mio Amore, angelo che hai chiamato a te, ma che rimarrà sempre dentro di me.


Nota n °97
da guestbook il 31/10/2005 • 00:46
103 18.07.2005 um 21:20
Autore: Topina
Per Pilar: leggendo quanto è accaduto a tuo fratello ho provato ad immaginare la pena tua e della tua famiglia, che in tanti anni deve essere rimasta identica e tremenda. Quando il mio Amore lottava immobile contro la morte in un letto d'ospedale, ho tanto pregato che Qualcuno da lassù si impietosisse e lo rimandasse indietro da me, ma le mie suppliche sono rimaste inascoltate. Non mi importava in che condizioni, era sufficiente che potessi parlargli ancora, stringerlo ancora: mi sarei presa cura di lui in ogni modo.. Ora tutto quello che posso fare è portare i fiori più belli e colorati sulla sua tomba e piangerlo, ogni giorno come se fosse il primo. A volte penso che questa sia un'atroce punizione. Ma quale delitto giustifica tutto questo dolore? Dicono che il Signore sia duro solo con i prescelti.. Ma non so se posso accettarlo. Quando la bara è stata sigillata sopra di lui, forse nessuno sospettava che lì dentro in realtà giacevo anch'io. In uno o in due, noi rimaniamo una sola cosa, anche se questo non basta per vivere.. Eppure Francesco è presente e vivo in un qualche modo che la ragione non può spiegare ed io lo sento accanto a me distintamente: solo questo mi fa accettare ogni nuova alba. E poi è anche vero che ogni nuovo giorno porta con sè la promessa di una nuova notte, in cui lui verrà da me.. Dicono che sia rarissimo sognare un defunto: io non ho mai sognato nessun parente che fosse morto, ma ora la mia vita continua solo nei bellissimi sogni che lui è capace di farmi fare.

"Ogni giorno ha la sua pena. E così, pian piano, venne la sera."Che la sera scenda presto sulla mia esistenza così vuota e triste senza di Te. Prendimi per mano e portami nel tuo cielo Amore mio.. Ti amo, più di me stessa.

Un abbraccio affettuoso a tutti.

Nota n °96
da guestbook il 31/10/2005 • 00:45

101 18.07.2005 um 18:51 
Autore: Pilar
Grazie Topina, anche da parte mia...
Bellissima poesia...
smile

Avrei tanto voluto vedere in sogno Michele...Invece è venuto solo un paio di volte...
Lui era l'amico di mio fratello che è morto nell'incidente...Era un mio amore adolescenziale...ma sicuramente lo amavo...E credo che anche lui amasse me ma non lo potrò sapere mai...
Mio fratello invece è stato 4 mesi in coma ed è rimasto invalido a vita...
Ovviamente chi li ha investiti non si è fatto nulla...neppure il ritiro della patente...

Ma vabé...perché stupirsi...qualcosa si è mosso, recentemente, in tal senso, ma quest'incidente è avvenuto 12 anni e mezzo fa...e non c'erano giudici decisi, come A VOLTE capita di trovare oggi...

Un abbraccio a tutti voi...


Nota n °95
da guestbook il 31/10/2005 • 00:44
100 18.07.2005 um 14:21 
Autore: Alberto
Grazie Topina, davvero grazie, anche x Cristina. Apprezzava molto le poesie, era molto sensibile. Davvero grazie.
Dopo il tuo messaggio sono più fiducioso di questo presente e di questo futuro.
A casa, in una cornice ho un'antica preghiera. La scriverò qui e la dedicherò a te e al tuo Amore. Che Dio ci dia la forza. Grazie.

Nota n °94
da guestbook il 31/10/2005 • 00:43

99 18.07.2005 um 12:10 
Autore: Topina
Vorrei ringraziare tutti voi, Barbara, Pilar e Alberto, per il calore che mi avete trasmesso con poche parole. Non parlo volentieri della mia storia, perchè, non appena comincio, le lacrime iniziano a scorrere veloci e il dolore si fa insostenibile. Preferisco illudermi che tra non molto il mio Amore tornerà dal suo lungo viaggio, bellissimo e sorridente come sempre è stato.. Ancora non ho compreso fino in fondo la realtà, non sono ancora abbastanza lucida. So che nessuno può comprendere meglio di voi che cosa significhi la vera perdita, l'annientamento di tutta una vita interiore e, benchè inizialmente fossi scettica, ora credo che scrivere qui non sia che un bene. A te Alberto vorrei far leggere una delle mie poesie preferite, da dedicare alla tua Cristina, come io la dedico al mio Francesco:
"Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue."
Ringrazio te, Barbara, per aver condiviso il tuo sogno, non credo sia stato facile.. Conosco bene quella sensazione devastante che si prova al risveglio, quando, dopo aver stretto tra le braccia il tuo affetto più grande, rientri nel tuo incubo giornaliero ed ogni mattino è come se apprendessi per la prima volta che non potrai più portargli la colazione, o preparargli il pranzo, che non sentirai mai più i suoi complimenti, anche se non sei affatto una buona cuoca, che non ci sarà più il suo abbraccio a scacciare le tue paure.. Mai più. O forse sì, in un altro tempo e un altro luogo, nella vera vita, che non può essere questa. In un sogno lui mi ha detto che il posto in cui si trova adesso è stupendo e si gode un panorama fantastico; sono sicura che è lo stesso scenario che guardano Cristina e Marcella, magari insieme a lui, mentre aspettano di ricongiungersi a noi. Un'ultima cosa ad Alberto: io sono convinta che il matrimonio che volevamo, un giorno lo avremo e non ci sarà più alcuna morte che potrà separarci.


Nota n °93
da guestbook il 31/10/2005 • 00:43

98 18.07.2005 um 09:48 
Autore: Alberto
x Barbara
Mi dispiace. Coraggio. Anche io la penso come te. Un giorno li ritroveremo e sarà un bel giorno. La nostra missione qui non è finita, dobbiamo vivere anche x loro. Dobbiamo farlo.

x Topina
Come ti capisco. Sento dalle tue parole il tuo dolore. Io ho perso Cristina. Un pazzo mi è piombato a 120 Km/h sul fianco della mia macchina. Me l'ha portata via. Anch'io volevo sposarla. Mi manca così tanto. Un giorno la ritroverò e continuerò ad amarla, come prima, come oggi, come sarà quando la riabbraccerò. A volte penso che sarebbe stato bello continuare a stare assieme anche dopo l'incidente, ma il Signore evidentemente mi ha dato un compito che non ho ancora portato a termine.
Dobbiamo continuare a vivere anche per i nostri Tesori.
Ti sono vicino, un abbraccio. Ciao.


Nota n °92
da guestbook il 31/10/2005 • 00:42
97 18.07.2005 um 08:53 
Autore: schiavo barbara
ciao topina, io sono una mamma che ha provato sulla propria pelle cosa vuol dire vedersi arrivare contro una macchina che sfrecciava a 150 km orari. purtroppo io quel giorno c'ero ma non e' servito a niente, mia figlia Marcella e' partita per il suo ultimo viaggio e a me' e' stato impedito di seguirla. Dio solo sa' quante volte ho pregato perche' cambiasse quel destino, pensa una notte ho persino sognato di entrare in una chiesa e di trovare la mia bimba viva, era bella come io l'ho fatta con tanti capelli neri e delle manine cosi' belle e delicate che ti vien voglis di mangiarle, ma purtroppo anche in quel sogno mi e' stato impedito di portarla via, mi ricordo benissimo che c'era mia madre che piangeva e diceva " barbara ormai tutti sanno che marcella e morta no possiamo portarla con noi".E' passato piu' di un anno da quel tragico incidente ma il dolore che provo dentro e' ancora immenso, non perdere mai l'amore per il tuo uomo, loro ci stanno aspettando i un mondo bellissimo fatto di luce e benessere , e solo questione di tempo, per noi non e' ancora arrivto il momento di compiere quell'ultimo viaggio, siamo stati chiamati a rimanere perche' il nostro compito sulla terra evidentemente non e' finito. Ti mando un grosso abbraccio .

Nota n °91
da guestbook il 31/10/2005 • 00:41

96 17.07.2005 um 21:37 
Autore: Pilar
Per Topina


Il tuo racconto è bellissimo...straziante...

Mi dispiace!!!

Ti sono vicina!


Nota n °90
da guestbook il 31/10/2005 • 00:40
95 17.07.2005 um 16:25 
Autore: Topina
Oggi sono esattamente quattro maledetti mesi da quando il fragore delle lamiere ha sconfitto il suo mondo di pensieri, musiche, emozioni; quattro interminabili mesi da quando la folle corsa di un incosciente ha strappato alla vita il mio unico vero bene. Era un pomeriggio limpido, presagio della primavera imminente, e lui era entusiasta dell'arrivo della bella stagione, che gli avrebbe consentito lunghe passeggiate in sella alla sua nuova moto.. Paradossalmente non ho mai temuto questa sua passione per le due ruote, anzi l'ho assecondata, forse solo per gustare il bagliore che s'accendeva fulmineo nei suoi occhi azzurri alla vista di un bel tracciato. Un'altra era la mia ossessione: riponevo in lui la più completa fiducia quando era al volante della sua bella auto, eppure non sapevo spiegare nemmeno a me stessa le motivazioni del mio malessere quando lo sapevo sulla strada. Lo supplicavo di chiamare non appena sceso dalla macchina e, se tardava, mi coglieva un'angoscia irrazionale e terribile, accompagnata da tachicardia e nausea. Quattro mesi fa ne ho infine compreso la ragione: lungo la via che lo conduceva al lavoro ha incontrato un pazzo che gli si è schiantato addosso a 130 km/h, trascinando la sua auto ormai irriconoscibile per oltre 30 metri. Quando si ama qualcuno con una tale vastità da non riconoscersi più come entità singola, quando si ama qualcuno tanto da non vivere più per se stessi ma per l'altro, quando si ama qualcuno come io ho amato lui e lo amo tuttora, accade che le anime si intreccino così fittamente da restare insolubilmente fuse e l'uno presagisca il destino dell'altro. Poco prima dell'incidente gli dissi queste parole: "Vorrei sposarti oggi stesso, per calmare questa voce interiore che mi dice che altrimenti non ne avremo il tempo." Con lui ho perso tutto: la speranza, la volontà, i desideri, i piccoli gesti della nostra quotidianità che ne facevano un'oasi di incontaminata felicità, il futuro, la vita stessa e Filippo, il figlio che tanto desideravamo. Mi rimane solo l'amore, immenso e devastante, ed una domanda: "Perchè non ero con te quel pomeriggio?" Da allora lui viene a parlarmi, a stringermi, a baciarmi nei miei sogni tutte le notti, senza saltarne neanche una ed io aspetto, fiduciosa, che una volta o l'altra mi porti con sè.

Nota n °89
da guestbook il 31/10/2005 • 00:39

94 15.07.2005 um 00:29 
Autore: Pilar
Maurizio, per il tuo problema ti conviene scrivere nella sezione "Forum". Lì alcuni esperti rispondono a questo tipo di quesiti...

In bocca al lupo