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Associazione di Promozione Sociale 
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Ospiti


Nota n °310
da Carmen il 20/05/2006 • 11:25

 Per Claudia..  anche io mi facevo la stessa domanda ' Perchè non sono morta io , perchè lei??'... sono passati 5 anni e NESSUNO è stato in grado di darmi una risposta.... e mai potranno , perchè in realtà siamo già morte , morte dentro!!!!!! Mia sorella era la bella di casa , ma veramente bella , simpatica , dolce e matura , pur avendo solo 19 anni..io invece ero la pecora nera di casa (forse lo sono ancora!) e non mi sento di meritare una possibilità in più rispetto a lei! ...Credo che il dolore che proviamo sia il prezzo da pagare (e sarà sempre poco) per non essere morte noi!!!..Io così la vivo questa situazione... Loro ora stanno bene e sono felici..quanto vorrei rivederla , anche solo per un attimo e poterle urlare quanto mi ha spezzato il cuore la sua morte!!!...Cara Claudia se mi dici il nome di tua sorella ti prometto che la metterò accanto alla mia durante la prossima Messa in suo ricordo..un abbraccio FORTISSIMO!!!!!! Carmen


Nota n °309
da Alberto il 18/05/2006 • 00:49

Per Anna e Topina.
Ciao Topina, e ciao Anna.
Rileggendo quello che ha scritto Anna ho rivissuto, ancora una volta, le emozioni del desiderio di una vita insieme alla mia Cristina, le emozioni di un amore molto molto intenso e ad un tratto.... il silenzio assoluto... il mio risveglio in un posto che pensavo fosse casa mia, e invece intorno a me solo camici bianchi e il silenzio alle mie domande "Dove sono? Cristina dov'è?" Era novembre 2003. Uno schianto di cui non mi sono nemmeno accorto. Un'interruzione nella mia vita che mi ha cambiato. Oggio, io da solo, senza Cristina, il suo sorriso, il fascino dei suoi occhi... solo delle foto e un immenso, assordante silenzio. Il tempo non mi basta per guarire, hai ragione Topina. Amo ancora Cristina, l'amerò per sempre molto intensamente, anche se conoscerò un'altra donna. Ma nessuna sarà mai come lei. Un angelo, davvero, credetemi. La forza che dobbiamo avere dentro è davvero immensa. Ma sono stanco. Trovo questo mondo talmente stupido e infame... A volte mi chiedo... Ma è meglio non porsi domande a cui non si riesce a trovare risposta. Un giorno punterò il dito anch'io e avrò la forza di chiedere a Dio il perché mi ha portato via Cristina. Una risposta la esigo! E domani è un altro di questi strani giorni. Sono costretto a vivere. Sono incastrato in questo mondo. Ma devo vivere oggi, domani. Non riesco più a sorridere come prima, ma devo vivere. Facciamoci forza, vi prego con tutto me stesso. Datemi la forza. Anch'io vi darò la mia.
Cristina Amore mio ti amo!


Nota n °308
da antoninolongo il 12/05/2006 • 23:50

chiedo agli iscritti ed a tutti i responsabili di sede di pronunciarsi sulla proposta referendaria di abolizione del Rito abbreviato nel processo penale e dell'abolizione dell'art.62bis del C:P:(attenuanti generiche).

Antonio e Lia sede di Varese. 


Nota n °307
da rosalba il 10/05/2006 • 21:26

Ciao Michele

GRAZIE ! Le tue parole mi fanno sperare in un futuro migliore , FERMARE LA STRAGE STRADALE , ricordo molto bene il viaggio verso Grosseto, la tua enorme disponibilità , nei tuoi occhi ho letto una partecipazione al nostro dolore , le nostre storie sono identiche a quelle di migliaia e migliaia di vittime familiari della strada , ci si chiede come si fa a soppravvivere ad una perdita così grave , purtroppo molti genitori non continuano a vivere, e chi ce la fa deve fare su stesso un lavoro enorme per non cadere nel baratro della depressione ( è comunque la vita di chi resta non è più serena , è una vita segnata per sempre ) . Tutti noi dell' A.I.F.V.S. abbiamo un solo scopo " FERMARE LA STRAGE STRADALE " e chiediamo a tutta la popolazione italiana di aiutarci a conseguire questo obiettivo . Grazie da Rosalba e Anna .


Nota n °306
da Rita il 09/05/2006 • 12:24
Il 28 giugno p.v. mio figlio Antonio compie il 4° compleanno in cielo. Aveva 25 anni, ma vive ancora in 5 persone sparse in Italia, avendo deciso io e mio marito di donare i suoi organi. Delle 5 persone ne abbiamo conosciute 2 e siamo felici, ma vorremmo conoscere anche le altre, soprattutto chi ha ricevuto il cuore. Sappiamo che è una donna di Siena, all'epoca 42enne, legata alla macchina e le restavano due giorni di vita. Ora voglio onorare la memoria del mio Antonio, entrando nella Vs. grande famiglia con mio marito.

Nota n °305
da Claudia il 08/05/2006 • 12:50

come Barbara e Giulia anche io ho perso una sorella  il 2 luglio 2005...non riesco a descrivere, a dire come sto anche perchè spesso faccio vedere che sto bene ma nel "mio interno" soffro da morire e mi chiedo molto spesso perchè non   è successo a me?! Perchè non c'ero io al suo posto?!vi sono molto vicina come sorella...come sorella che ne ha persa una!!!


Nota n °304
da Giorgio_Giunta il 01/05/2006 • 00:12

Nota n °303
da Topina il 28/04/2006 • 12:06

Ciao Anna,

ho letto proprio ora il tuo messaggio ed in qualche modo ci ho visto un po' della mia storia. Non so se hai dato uno sguardo ai racconti lasciati in questo spazio, ma se non fosse così, permettimi di raccontarti qualcosa di me. Sono passati un anno, un mese e nove giorni da quel pomeriggio di inizio primavera: era una bella giornata, stranamente tiepida, odorosa di glicini sbocciati troppo in fretta e Lui era bello, ogni giorno più bello, avvolto nel fascino dei suoi occhi di cielo, vestito del suo sorriso disarmante, della sua risata cristallina. Ancora adesso il frastuono del mio pianto non vale a spegnere lo scoppio delle sue risate, che risuonano nelle stanze vuote.. Correvamo, correvamo incontro ad una vita che sentivamo non poter essere migliore, sognavamo un figlio, ne disegnavamo i lineamenti e fantasticavamo sul giorno della sua nascita, le prime parole, le mattine di Natale, la prima fidanzata, la laurea.. Ed in pochi minuti coprivamo con il nostro slancio quarant'anni di vita, noi, che non ne avevemo neanche trenta. Non sapevamo, sebbene alcune volte la paura ci cogliesse inermi, che tutti quei progetti, tante volte auspicati da essere pienamente reali, non si sarebbero mai avverati. Stava andando al lavoro quel pomeriggio, cominciava a creare una stabilità per noi, per costruire la nostra casa.. Una curva, un bagliore, il boato delle lamiere contorte e, senza aver il tempo di rendersene conto, il silenzio. Poi la corsa disperata, speranzosa all'ospedale: era di giovedì. Sabato mattina l'ho accompagnato, l'ho tenuto stretto, gli ho dato la forza di compiere un altro viaggio insieme, il penultimo, in attesa che venga a prendermi, per mostrarmi che cosa ha preparato per noi di là.. La folle corsa di un balordo in un attimo ha cancellato tutto. E la verità è che il tempo non aiuta, non rimargina queste, che non sono semplici ferite; semmai, questo benedetto tempo si ferma e da allora non riparte più. Finchè il dolore non ti investe più con tutta la sua forza devastante, perchè fa di più: ti entra dentro, fino a che tu divieni il dolore, che cammina fra la gente.


Nota n °302
da anna il 27/04/2006 • 23:41
ho 20anni, sei mesi fa ho perso il mio ragazzo in un incidente stradale..lo strazio che ho provato e che ancora provo...sono infiniti!!!non riesco a pensare come sia potuto succedere..eravamo così felici..avremmo dovuto sposarci..tutto andava bene..io ogni giorno ringraziavo dio x tutta la gioia che mi aveva donato facendomi conoscere il mio piccolo grande amore..e ad un tratto mi ritrovo,così!! sola,lontana a tutto e tutti..a fregarmene della vita..tanto presto finirà anche la mia.._MI RIPETO IN CONTINUAZIONE_

Nota n °301
da BARBARA il 27/04/2006 • 11:23

In guerra ci siamo tutti i giorni percorrendo le nostre strade,e lo sappiamo benissimo.

Io abito a 5 Km dalla S.S309 Romea e qui, su questa strada ho perso mia sorella Alice.

Con questi ponti festivi e fino al 31 Agosto questa strada brulicherà di vacanzieri (auto e moto) che si vanno a sommare ai lavoratori stagionali che devono percorrere la Romea tutti i giorni e ai soliti tir che la percorrono tutto l'anno.

Mi viene da dire un mix di auto, moto e tir micidiale.

Del resto cosa possiamo farci,è il prezzo che dobbiamo pagare per questo maledetto progresso.

60 anni fa sulle strade si moriva molto meno,perchè la gente nn aveva tutti questi mezzi di locomozione, e il progresso era solo un miraggio.

Ricordiamoci che tutto si paga, e la nostra vita che lo vogliamo o no ne è il prezzo.